L’idea che le donne siano state considerate, per secoli, fisiologicamente deficienti può suggerirci qualcosa? Il nostro spettacolo nasce da questa domanda e mette in scena testi che in pochi conoscono, fra i più discriminanti, paradossali e, loro malgrado, esilaranti scritti razionali del secolo scorso. Veronica Pivetti, moderna Mary Shelley ci racconta, grazie a bizzarre teorie della scienza e della medicina, l’unico, vero, orrorifico Frankenstein della storia moderna: la DONNA.
Ad accompagnare Veronica sul palco Alessandro Nidi, un musicista che, insieme all’attrice, eseguirà canzoni vecchie e nuove ispirate alla figura femminile. Con questo spettacolo, impreziosito da deliranti misurazioni dell’indice cefalico a cui Veronica si sottopone con la sua ironia, raggiungeremo l’acme della cultura maschilista. Paziente lei stessa – causa una passata depressione – Pivetti non manca di raccontare al pubblico alcuni singolari episodi personali e di ricordare, con le parole di Lombroso, che… “il maschio è una femmina più perfetta”.
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L’INFERIORITÀ MENTALE DELLA DONNA un evergreen del pensiero reazionario tra musica e parole liberamente ispirato al trattato “L’inferiorità mentale della donna” di Paul Julius Moebius di GIOVANNA GRA con ANSELMO LUISI colonna sonora e arrangiamenti musicali ALESSANDRO NIDI costumi Nicolao Atelier Venezia luci Eva Bruno regia Gra&Mramor produzione a.ArtistiAssociati in collaborazione con Pigra srl