Nella duplice veste di attore e regista, Luca Marinelli interpreta Le cosmicomiche di Italo Calvino, raccolta di racconti tra scienza e fantasia su temi complessi come l’infinità del cosmo, il passare del tempo e la natura dell’esistenza. Qfwfq – personaggio senza tempo, testimone e narratore delle fasi di sviluppo dell’universo –, dopo aver vissuto miliardi di anni, si trova in una città dei nostri giorni e vive come un uomo qualunque. Fa un lavoro qualsiasi e, soprattutto, ha dimenticato (o ha voluto dimenticare?) chi è, chi è stato, dove è stato e cosa ha visto.
Attraverso un viaggio nella memoria Qfwfq ripercorre la sua storia, che è anche quella dell’universo e del genere umano: il Big Bang, la formazione della Via Lattea e del Sistema Solare, la nascita della luna, fino a precipitare nel vuoto e tornare al punto di partenza: oggi. Al suo ritorno avrà una consapevolezza nuova, anzi rinnovata, vivida, sarà presente a sé stesso, al tempo e allo spazio.
Nei panni di Qfwfq, Marinelli mette in evidenza tutta la profondità del mondo calviniano, traendo ispirazione dal composito “universo cosmicomico” per creare una cosmogonia che rispetti lo spirito dei racconti di Calvino. Per Marinelli Qfwfq è una creatura complessa, stratificata, che custodisce in sé la memoria del mondo: scientifica, esperienziale, culturale.