Dalla neutralità della MASCHERA NEUTRA alla deformità del BUFFONE
28 ore in 6 incontri di 4 ore, i martedì dalle 19.30 alle 23.30, dal 21 febbraio 2012 al 3 aprile 2012 (lezione + rendering ore 21.45)
Insegnante e conduttrice: PATRIZIA DE BENEDETTI
I Buffoni sono esseri deformi con ventri gonfi e voluminosi, natiche grosse e sproporzionate, gobbe grandi e tortuose. Si muovono in branco, aggrovigliati l’uno all’altro in modo da formare un unico corpo che crea complicità viscerale che dà forza alla loro parola beffarda, creando così parodie deliranti. Danzano al suono di percussioni, alternano momenti di immobilità a fughe improvvise e coordinate; nei loro riti non invocano il cielo, ma lo interrogano per poi sputarci sopra, e quindi battendo il suolo con i piedi, chiamano le forze della terra. I Buffoni si divertono a imitare la vita degli uomini, e vanno davanti al pubblico per interpretare e -sostanzialmente- per denunciare le assurdità della società.
PEDAGOGIA TEATRALE
Lo studio dei personaggi è basato sulla interpretazione dei BUFFONI ERRANTI DEFORMI (reietti, derelitti, diseredati, diversi, emarginati e cacciati dalla società del tempo, e in condizione di stato sociale inferiore rispetto ai “buffoni di corte”). Quando ci si veste i panni di un buffone con una deformazione che crea una figura enorme, lo studente/attore -in questo corpo reinventato e artificiale e con questa trasformazione fisica così evidente- si sente subito più libero, non più a disagio, e osa fare cose che mai avrebbe realizzato con il proprio corpo. L’intero corpo dello studente/attore diventa una maschera. Per poter arrivare ad una giusta interpretazione teatrale (del gesto - della camminata - del parlato) del BUFFONE MEDIEVALE, personaggio deforme sia fisicamente che psicologicamente, il corpo dello studente/attore necessita di un percorso che ha inizio con “una pagina bianca”, in pratica privando il proprio movimento dalle “forme parassitarie” dei nostri atteggiamenti, cancellare tutto ciò che è “nostro” e non del “personaggio”, e lo strumento che crea questa disposizione è lo studio della MASCHERA NEUTRA. La maschera neutra serve a rivelare allo studente/attore le sue potenzialità, ad aiutarlo a trovare la forza di espressione nel suo corpo e nelle sue emozioni, al di là della espressione facciale o del gesto quotidiano. Indossando la Maschera Neutra, che credevamo fatta per nasconderci, il corpo reagisce senza più imbrogli e ci mette a nudo. La Maschera Neutra è un modo per capire come recitare, non è un modo di recitare, non esiste uno stile neutro per recitare. E’ uno strumento per analizzare la qualità dell’azione del corpo.
Il viaggio della Maschera Neutra è un viaggio elementare, simbolico, che porta alla identificazione.
Percorso di studio:
• analisi e decomposizione dei movimenti con ricerca della neutralità.
• il movimento economico ed essenziale.
• il ritmo e gli equilibri nei piccoli e grandi spazi.
• gli elementi: acqua, terra, fuoco e aria.
Dopo aver predisposto il corpo a ricevere informazioni che riguardano solo il nostro “personaggio”, passiamo all’analisi delle origini con elementi di TRAGEDIA GRECA:
• analogie e contrasti con i buffoni (eroe e antieroe).
• i tre livelli del gesto e della parola.
• coro e corifeo (dinamiche di gruppo e uscita del solista.
Si passa ora ad analizzare l’interpretazione del BUFFONE deforme medievale:
• GLI ANIMALI: identificazione
• LE DEFORMAZIONI: pancia / sedere / gobba / nano / allegorica / altre…
• indole (gli elementi naturali: aria, fuoco, acqua, terra).
• i cinque sensi (tatto, vista, olfatto, udito, gusto).
• MIELE / FIELE.
• il conflitto, il contrasto, e il confronto.
• Ritmo del buffone (individuale e corale) / Musicalità: il tribale e la danza cortese.
IL BRANCO: complicità compatta, commenti derisori, dinamica nello spazio e coreografie buffonesche.
Luogo di svolgimento: Associazione culturale Sinestesia Teatro - Piccolo Re di Roma, Via Trebula n. 5 (Piazza Re di Roma)
Giorni e orari: 28 ore in 6 incontri di 4 ore, i martedì dalle 19.30 alle 23.30, dal 21 febbraio 2012 al 3 aprile 2012 (lezione + rendering ore 21.45)
È necessaria l’iscrizione: [email protected]; 3934877009, Serena.
Per informazioni sui contenuti Patrizia De Benedetti 348 66 000 36; e-mail: [email protected]
Patrizia De Benedetti
Teatrante dal 1979. Dal 1983 incentra i suoi studi sui BUFFONI nel teatro medievale e rinascimentale, con l’accostamento della musica antica. Effettua gli studi musicali alla “Scuola Popolare di Musica Donna Olimpia” di Roma frequentando il corso di “Flauto Traverso” e il “Laboratorio di Musica Antica”. Ha proseguito gli studi al DAMS musicale dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”. Suona il flauto traverso e i flauti a becco. Sono in fase di studio la symphonia (antico strumento medievale), le percussioni e l’arpa medievale. Negli anni ha lavorato e collaborato con: ArciRagazzi di Viterbo, i MocciClown, i Buffoni, AbraxaTeatro, Compagnia Passepartout, ArgillaTeatri, Il Gregge di Titiro, Musici Vagantes di TorVergata, Ensemble Enchiriadis, Ensemble Laus Nova, Cantieri dello Spettacolo, Centro di Pratica Musicale, assoc.cult. C.R.I.S.M.A.S., ass. Sinestesia Teatro/Piccolo Re di Roma. Dal 1988 conduce corsi e laboratori teatrali sui “Buffoni” e sulle “Tecniche di base per attori e la Maschera Neutra”. Dal 2002 al 2008 docente di “Laboratorio Teatrale” per la Terza Area dell’indirizzo Sociale, all’Istituto Prof. Statale “Stendhal” di Roma. Nel 1995 fonda “Asinaria Festa” gruppo di teatro profano medievale con cui allestisce spettacoli in cui la Musica Antica, la Storia, la Letteratura e la Teatralità Medievale sono trattate con particolare attenzione filologica.