LAD Laboratorio permanente d'Arte Drammatica

LAD Laboratorio permanente d'Arte Drammatica

 

Il LAD vuole essere un luogo dove realizzare percorsi-pedagogici e di ricerca teatrale di alta formazione professionale

Il metodo di lavoro proposto, condotto da Alessio Nardin, si rifà alla proposta pedagogica sviluppata da Anatolij Vasiliev che porta avanti la tradizione del realismo psicologico tramite lo studio del testo mediante il metodo dell’analisi attiva (metodo degli etjud).

Quest’anno il LAD si suddivide in due periodi di lavoro distinti, tra giugno e settembre.
Nelle diverse fasi si lavorerà su testi scelti dalla drammaturgia classica e contemporanea, che saranno decomposti e analizzati mediante la pratica dell’ ”analisi attiva” (Studio).
I partecipanti saranno chiamati a rapportarsi con la propria natura artistica nonché ad interrogarsi costantemente su di essa. Lo Studio è lo strumento, o meglio il luogo, nel quale l’autore e l’attore si incontrano. È un’analisi “in piedi”, che indaga lo sviluppo dell’azione attraverso la pratica.
È un lavoro che necessita di un tempo non immediato, perché un tempo è richiesto per riuscire a lavorare con la propria organica e con quella degli altri. Questa è la parte fondamentale, perché è direttamente connessa alla natura essenziale del teatro: l’azione. L’azione non può essere spiegata né pensata, ma deve accadere. Per questo è importante che sia frutto di un lavoro organico e condiviso.
Il percorso da spazio allo studio, alla ricerca, ed è il luogo dove si innescano tutti gli elementi che danno vita alla creazione artistica.

OBIETTIVI DEL LAVORO
Il fine è di creare una nuova e più approfondita consapevolezza nell'attore degli strumenti basilari dell'Arte drammatica, che risulta essenziale per un lavoro che punta ad una ricerca artistica, dove questi strumenti possono essere appresi, condivisi ed applicati in scena.
Il laboratorio intende creare un gruppo di studio attraverso un percorso di formazione e ricerca condiviso.

SVOLGIMENTO DEL LAVORO
Il laboratorio si propone come un percorso di lavoro, articolato in due/tre tappe di 2-4 settimane ciascuna, da svolgersi nell’arco di un anno. Ogni periodo di lavoro può essere frequentato anche singolarmente. Gli incontri si svolgeranno a Rovereto (Trento).

1° PERIODO:  dal 21/06 al 07/07
2° PERIODO:  dal 10/09 al 30/09

ORARIO:  tutti i giorni 10.30 – 13.30 / 14.30 – 18.30
                   sono previsti due giorni di riposo
                        
CONTENUTO DEL LAVORO
Il lavoro proposto sarà un banco di prova comune, una sfida, dove ognuno di noi proverà a mettere la propria arte, esperita sino ad ora, al servizio del teatro: nel tentativo impervio di fare qualcosa di utile per il teatro stesso. In questo breve periodo che condivideremo, solo in una situazione di estrema necessità di questa arte potremo sperare di praticarla, di crescere (anche solo di poco) in essa. Tutto questo non è banale, come le parole che sto usando, richiede un atto eroico tutti i giorni nell’affrontarla, difenderla, correggerla, distruggerla e farla crescere.
Ci porremo di fronte alla questione di come affrontare una mise en scène legata a differenti drammaturgie basate su specifiche strutture e che quindi, a loro volta, chiamano in gioco (da parte degli attori) una “natura” (o organica) attoriale specifica preponderante. In tal senso il lavoro si potrà suddividere nei seguenti punti:

Preparazione fisica al ruolo:

a.  Costruzione della propria verticale
b.  Sensibilità del proprio centro fisico: percezione delle periferie e del movimento
c.  Relazione tra il proprio centro, lo spazio ed ed il centro altrui
d.  Dialogo fisico: azione sul partner e cambio di iniziativa

Definizione del ruolo all’interno di una pièce:

a.  Costruzione del ruolo del personaggio a partire dai monologhi per approdare alle scene dialogate sulla base della “situazione”.
b.  Individuazione dell’azione trasversale del personaggio all’interno del testo seguendo lo sviluppo delle scene dialogate.

L’obbiettivo è di giungere ad uno studio delle scene dialogate e monologhi che si basi sulle struttura ed il/i tema/i del testo stesso.

In tutto questo potremo fare a meno di tutto: di scenografie, di luci, di trucchi, di maschere, di parrucche, di vestiti: dovremo piuttosto sentire e vedere come far vibrare (con strumenti specifici) la “membrana dell’attore” che è composta di diverse parti di cui non sempre abbiamo una chiara percezione. Solo facendo vibrare questa membrana produrremo quel suono che per noi è l’azione e che dà vita in scena.
Inizialmente lavoreremo sui testi proposti e solo dopo aver acquisito basilarmente gli strumenti di lavoro, ci focalizzeremo solo su un testo specifico.
Per questo il tutto potrà avvenire esclusivamente grazie alla generosità artistica dell'attore: solo con essa potremo affrontare un percorso per giungere ad un risultato momentaneo, che subito svanirà ma che potrà diventare in altre forme e luoghi la base per un ulteriore percorso nella strada eroica dell'attore.
“L’unica cosa di cui dobbiamo avere paura è la paura”.
          Alessio Nardin
Il Laboratorio permanente d’Arte Drammatica (LAD),
vuole essere a Rovereto un punto di ricerca,
educazione e formazione artistica di qualità e di lungo periodo,
un punto di riferimento professionale e culturale.

TESTI DI RIFERIMENTO per il primo periodo

Il gabbiano di A.P. Cechov
Zio Vanja di A.P. Cechov
Tre sorelle di A.P. Cechov
Il giardino dei ciliegi di A.P. Cechov

ISCRIZIONE
Vedi bando di partecipazione allegato

COSTO
250 euro a periodo.

Info:

https://evoeteatro.wordpress.com/

[email protected]   3403690226 - 3290063608 - 3289344205 – 3332686144