Workshop: rEstate in maschera

Workshop: rEstate in maschera

WORKSHOP DI COSTRUZIONE E USO DELLA MASCHERA


mà·sche·ra/
sostantivo femminile
1. Apparecchio che, applicato sul viso, si presta a ottenerne una contraffazione o a renderne impossibile il riconoscimento; è di solito fatto di cartapesta, stoffa o altro materiale plastico ed è impiegato a scopo magico o rituale (per es. per raffigurare con efficacia antropomorfica l'essenza divina o demoniaca), bellico (per incutere terrore al nemico), scenico (per sottolineare con materiale evidenza il carattere e la funzione di un personaggio), di divertimento (come quelli per lo più grotteschi e spesso molto semplificati che si usano per il carnevale).

2. Personaggio tipico della Commedia dell'Arte italiana, con nome, costume, atteggiamenti, qualità peculiari, spesso caratteristici di una determinata città o regione e mantenuti nel folclore.


Luigi Pirandello introduce una teoria a cui si fa riferimento come la “Teoria delle maschere”, che spiega attraverso la metafora della maschera come l’uomo si trova nascosto dietro di una “maschera” imposta a noi dalla società, dai valori imposti da questa e dalla nostra famiglia. Questa maschera, così come la “maschera che ricopre l’inconscio”, non può essere tolta dall’uomo, e l’uomo non potrà allora conoscere la vera e propria essenza, la propria personalità.
L’uomo ha sempre utilizzato una maschera imposta dalla società, dai valori da questa costituiti, dalla nostra famiglia.
L’attore parlando di umanità ed essendo strettamente legato all’umano è colui che utilizza con coscienza questo strumento.
La maschera amplifica il corpo e la voce dell’attore, il suo strumento, purifica il gesto da ogni cliché e lo rende sintesi e quindi vitale, chiaro atto comunicativo.
La maschera è il primo tassello per la costruzione di un altro da te partendo da te stesso.

METEDOLOGIA
Questo laboratorio intende dare le basi di utilizzo e costruzione della maschera.
Partendo dalle tecniche di utilizzo della maschera neutra e della mezza maschera della commedia dell’arte s’intende lavorare alla scoperta di questo vastissimo mondo.
Il workshop mira da una parte a dare un bagaglio tecnico di base all’allievo attore e contemporaneamente di comprenderne e valorizzarne le singole specificità, per poter educare e formare un attore completo in grado di lavorare con strumenti precisi per l’azione.
Gli esercizi proposti tenderanno a sviluppare i seguenti punti:

• Training fisico
• Training vocale
• Coro neutro
• Scomposizione del movimento
• Improvvisazioni verbali e non verbali
• Tecniche di utilizzo della maschera
• Costruzione e messa in scena di canovacci/situazioni

La maschera permette di rendere visibili le immagini che si sono formate nella fantasia, studiando il soggetto, rielaborandolo attraverso l’ immaginazione, ricostruendo un personaggio. La “figura” diventa reale attraverso la maschera. 
La costruzione della maschera in carta pesta sarà eseguita nella seguente successione:

• Studio della morfologia del personaggio e progetto grafico
• Elaborato plastico in creta
• Formatura in gesso
• Lavorazione della carta pesta nel negativo in gesso
• Patinatura e decorazione


LUOGO ED ORARI
Il laboratorio si svolgerà presso il Podere Gabbianino (in provincia di Grosseto), a partire dalla mattina di lunedì 21 e terminerà la sera di venerdì 25 agosto, con partenza il 26. 
Gli orari previsti sono i seguenti: 
primo giorno 10.30-13.00, 14.00-19.30; 
secondo giorno 10.00-13.00, 14.00-19.30; 
terzo giorno 10.00-13.00, 14.00-19.30; 
quarto giorno 10.00-13.00, 14.00-19.30; 
quinto giorno 10.00-13.00, 14.00-19.30, con dimostrazione di lavoro finale.

COSTI E TERMINI DI ISCRIZIONE
La proposta è rivolta a quanti, curiosi o interessati per motivi professionali, intendono conoscere le tecniche di un’arte antica ed affascinante.
Il workshop, quindi, è aperto a tutti e comprende una quota di iscrizione e partecipazione di 330 €, compresa di materiale per la costruzione delle maschere, vitto e alloggio in una camera doppia. 
Sarà possibile pagare 280 € alloggiando in una sala comune con sacco a pelo o campeggiando nel prato adiacente le strutture abitative.
Per iscriversi bisogna inviare una email entro il 28 luglio al seguente indirizzo: [email protected] corredata di dati personali ed un breve CV.
Al termine dell’iscrizione avrete tempo fino al 3 agosto per formalizzare l’iscrizione versando una caparra di 100 €. 



MARGHERITA CITRAN
Padovana di nascita (1986), ma toscana d'adozione, si laurea nel 2010 in “Scenografia” e nel 2013 in “Progettazione Plastica per Scenografia Teatrale” all'Accademia di Belle Arti di Firenze. Partecipa a progetti che fanno dialogare cinema, teatro e illustrazione. Per il grande schermo ha collaborato come assistente scenografa nei lungometraggi di Andrea Segre Io sono lì e La prima neve, come arredatrice e scenografa a La sedia della felicità, per la regia di Carlo Mazzacurati e come attrezzista di scena e assistente scenografa nel film Una nobile causa, di Emilio Briguglio. 
In teatro, oltre ad aver tenuto laboratori per ragazzi, si è cimentata nei panni di attrice, cantante e “mascherera” nei vari spettacoli della Compagnia dell’Atto Comico, gruppo di teatro di strada, tutt’ora attivo, che ha preso parte ai vari festival medievali e non, tra cui “Mercantia”, “A.B.C. Festival Apritiborgo”, “La Luna è Azzurra”, “Laterina Medievale”. Per gli spettacoli della Compagnia ha realizzato maschere teatrali, approfondendo la tecnica e utilizzando vari materiali come carta pesta, cuoio e juta.
Margherita Citran ha esperienza anche nel campo dell'illustrazione: ha realizzato, tra le altre cose, i manifesti del documentario Viaggio nel bullismo di Roberto Citran e Gianni Ferraretto, presentato al Festival del cinema di Roma 2011, e de “La bellezza ritrovata”, per il festival di musica e teatro di strada “Ritorno a Gallo Matese”, per il quale riceve il premio “Manifesti d’Artista”. 
Nel campo pubblicitario ha lavorato come toy technician per Diaframma e come scenografa per DNArt studio, entrambe case di produzione di Toy advertising. 
Ultimamente ha realizzato le scenografie (in collaborazione con Massimiliano Duchi ed Elena Pancino) del progetto fotografico “Divine Creature”, ideato da Adamo Antonacci di Stranemani International S.r.l., con ragazzi diversamente abili fotografati da Leonardo Baldini.
Infine, nello spettacolo "Il Pane", della compagnia teatrale Dendi_Scalzi_Nardin, realizza scenografia e maschere.



FRANCESCO DENDI 
Nasce il 9 marzo 1986.
Si laurea nel 2010 in Storia del Vicino Oriente Antico e coltiva parallelamente la passione per il teatro, fino ad approdare nel 2011 alla scuola Il Mestiere del Teatro del Teatro Stabile della Toscana dove si diploma nel 2013 studiando con Paolo Magelli, Marcello Bartoli, Massimo Luconi, Giancarlo Cobelli, Luca Lazzareschi, Cesare Molinari, Laura Forti, Pierre Debauche. 
Prosegue i suoi studi con Angelo Savelli (commedia dell’arte), Claudio Morganti, Danio Manfredini, Massimiliano Civica, Teatro de Los Sentidos. 
Nel 2010/2011 frequenta il corso di Coreografia Interdisciplinare preso la Company Blu studiando con: Charlotte Zerbey (contact improvisation e composizione istantanea), Cristina Rizzo (tecnica danza contemporanea e improvvisazione), Tomasella Calvisi (voce), Giovanna Rogante (teatro), Angela Trentanovi (anatomia) e Takako Suzuki (laboratorio performativo).
Fondatore, attore e regista della compagnia Terzo Piano Teatro con la quale produce diversi spettacoli: Pic-nic in campagna (2012), (un)Happy Hour (2014), Di Fronte al Fronte (2015). Lavora come attore nelle produzioni del Teatro Metastasio di Prato, nel 2012 con Il Topo per la regia di Paolo Magelli, nel 2015 con Virtù dell’oscurità per la regia di Paola Bigatto e Lisa Capaccioli. Nel 2015 debutta con lo spettacolo La Fantasia_Un viaggio liberamente ispirato a Bruno Munari e nel 2017 con lo spettacolo Il Pane_quando farlo con amore è un arte con la compagnia Dendi_Scalzi_Nardin. Conduttore di laboratori sia per bambini che adulti, gestisce dal 2010 lo spazio culturale La Gualchiera ed è organizzatore di tutte le sette edizioni del Festival Young Station.
Nel 2017 insieme ad altri artisti fonda la casa di produzione Factory TAC.


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