SELEZIONE IIa SESSIONE DI STUDIO CORPO NEL VESTITO DELLA MEMORIA cura R. Nicolai

SELEZIONE IIa SESSIONE DI STUDIO CORPO NEL VESTITO DELLA MEMORIA cura R. Nicolai

28 novembre Teatro Furio Camillo

Il giorno 28 novembre dalle 15.00 alle 19.00 presso il Teatro Furio Camillo si terrà una sessione di lavoro che selezionerà alcuni partecipanti alla seconda fase di studio del CORPO NEL VESTITO DELLA MEMORIA, condotta da Roberta Nicolai dal 5 al 15 dicembre presso il Kollatino Underground, via G. Sorel 13, Roma

La sessione di lavoro si rivolge ad attori e performer e selezionerà alcuni interpreti per fasi successive e la produzione dello spettacolo.
La partecipazione è gratuita.

Per info ed iscrizioni inviare curriculum vitae a  [email protected] +39 339 2824889

Il primo quadro del Trittico dello spaesamento,  Profanazioni_il minotauro è andato in scena al Romaeuropafestival nell’ottobre 2010. In vista della produzione del secondo quadro, Roberta Nicolai propone ad attori e performer tracce di lavoro su temi del pensiero filosofico di G. Agamben, in trasparenza questa volta con La Metamorfosi di F.Kafka.
Al centro della riflessione l’identità dell’uomo contemporaneo.

CORPO
Il corpo individuale, l’indagine delle attitudini, della struttura, dell’ intelligenza (nelle azioni e nelle parole) la ricerca della specificità, delle fisionomie, del tracciare segni e gesti. 
Attraverso partiture fisiche spaziali si declina l’individuo: la sua infanzia e i segni della vita, la dinamicità e l’inerzia, la soglia del non noto e la sapienza.
Poi il corpo individuale entra in una struttura di pensiero e immagini e diviene breve sintesi di un contesto collettivo.
Assenza di personaggi. L’identità individuale  è pura azione. 

SPAZIO
Lo spazio scenico come volume e scenario. Lo spazio e le sue dimensioni.
Alternanza di pieni e di vuoti. Come il corpo, la scena è una serie di pieni e di vuoti: masse, umori, incavi, volumi, anfratti. Il ritmo dell’azione è una sorta di circolazione sanguigna.

PAROLA
La parola come indicatore. Relazione tra parola e azione che si modifica continuamente e crea convenzioni.
La parola deraglia, smotta continuamente tra formati di scrittura diversi: dal discorso al dialogo, dai versi alla prosa, dall’aforisma al racconto. Una parola che non conclude e non si risolve.

Roberta Nicolai. Drammaturga, regista e direttore artistico. Dirige il triangolo scaleno teatro di Roma. Al lavoro di creazione personale (spettacoli, anno e luogo del debutto: Orlando furioso 2001, Sala Umberto, Roma; Circus Kafka Show 2003, Teatro Furio Camillo, Roma; Il castello 2004 Palladium, Roma; un altro Calderón 2007 Teatro Vascello, Roma; anima 2009, Teatro Furio Camillo e Palladium, Roma; Profanazioni 2010, Romaeuropafestival 2010, Cantieri Temps d’Images, Roma), dal 2005, affianca la curatela e la realizzazione di progetti dedicati alla scena contemporanea:  teatrinvisibili (monitoraggio e convegno 2005/06), Teatri di Vetro festival delle arti sceniche contemporanee (cinque edizioni dal 2007 al 2011), OFFicINa, Cantiere di creatività contemporanea della Regione Lazio (vincitore per due bienni: 2008/09 e 2010/11 del bando Officine culturali della Regione Lazio).  Nel 2011 vince il premio Kilowatt-Ubulibri come migliore giovane curatore della scena contemporanea per essersi distinta per la qualità del proprio lavoro, per le idee messe in campo e per la forza della propria proposta artistica.
Laureata in filosofia. Dopo una formazione artistica basata sulla pluralità degli insegnanti e degli insegnamenti, lavora presso compagnie teatrali e fa esperienza di pratiche di teatro in luoghi non convenzionali. Sperimenta continuativamente la didattica teatrale all’interno della propria compagnia e in contesti diversi: in campi rom, in Africa, dal 1990 al 2008 in moltissime scuole del territorio di Roma. Docente di recitazione presso  il Centro Internazionale La Cometa (1998-2003) e il Centro Sperimentale di Cinematografia (2003).