Musica

Intervista al chitarrista Roberto Fabbri

Intervista al chitarrista Roberto Fabbri

Roberto Fabbri è nato a Roma nel 1964. Ha studiato sotto la direzione di Carlo Carfagna presso il Conservatorio S. Cecilia di Roma, dove è entrato giovanissimo superando una prova di selezione a cui parteciparono più di cento chitarristi. Attualmente oltre alla carriera solistica affianca l'attività con il quartetto di chitarre Nexus, con il quale si è esibito in importanti festival: Andrès Segovia di Madrid, Festival di Rust (Austria), Festival di Iserlhon (Germania), Guitar Art Festival (Belgrado), Festival Mauro Giuliani di Bari, Festival di Parma, Festival di Miami (Usa). Il suo nuovo disco “BEYOND” (Egea Music) che si compone di 20 brani: 14 inediti con musiche composte ed eseguite per chitarra classica e 6 composizioni di GIOVANNI ALLEVI che Roberto Fabbri ha trascritto ed eseguito sempre per chitarra classica. - QUALI SONO LE EMOZIONI SUSCITATE DA "BEYOND"? L'album ne racchiude molte. E' diverso dalle cose fatte precedentemente. Ho scritto più di 30 libri, ho alle spalle 15 cd di musiche non mie, ma del repertorio classico. Questo è il primo lavoro da compositore. E' stato importante per fissare un punto nella mia carriera, se vogliamo anche di non ritorno, era mia intenzione da un pò di tempo effettuare un cambio che non riguardasse solamente i programmi concertistici. - IL TUO STILE E' PARAGONABILE PIU' A UN ARPISTA CHE UN CHITARRISTA. CHITARRA: STRUMENTO MASCHILE O FEMMINILE? La chitarra ricorda le forme di una donna. Ma ha un pò di entrambi. Ha sonorità delicate ed evocative ed allo stesso tempo è necessaria molta forza per essere suonata e produrre suoni che vanno in netto contrasto ai precedenti. Nella forma è donna ma con carattere sia maschile che femminile. - COSA TI HA COLPITO DELLE COMPOSIZIONI DI ALLEVI, TANTO DA TRASCRIVERLE PER CHITARRA CLASSICA? La freschezza ed immediatezza, la sua musica arriva ai giovani in maniera diretta, probabilmente perchè usa una struttura musicale semplice nella sua comunicazione. I brani che ho scelto sono ovviamente quelli più adattabili allo strumento. Ho fatto una prova per vedere se funzionavano e funzionano! - I TUOI PROSSIMI IMPEGNI? Sarò al Blue Note Milano ad aprile, dove non si sente spesso suonare la chitarra classica. E' un luogo diverso dai circuiti in cui mi trovo, entro in un luogo dove si fa musica contemporanea e suonano grandi musicisti. Attendo con molte aspettative!