E' uscito da pochi giorni l'album "Prize Day", il disco d'esordio del cantautore siciliano Vittorio Tolomeo.
L’album segna una svolta nella carriera dell'artista, proveniente da un’esperienza musicale decennale con i Noema, band da lui stesso fondata.
Quello che colpisce dell'album fondamentalmente sono i testi, che hanno un filo conduttore: il lungo percorso ostacolato dall’illusione e le domande sui valori fondamentali quali l’amore e l’amicizia.
Del suo ultimo lavoro dice «Il “PRIZE DAY”, è il giorno della premiazione, è la salvezza a cui aspiriamo, per scappare dalla paura di essere abbandonati mentre le cose ed i posti a cui siamo affezionati mutano rapidamente”».
Lo trovo un modo insolito di parlare di sè, molto introverso e spero che, attraverso un colloquio, si possa scoprire altro.
- VITTORIO, SINTETIZZA LA TUA PERSONALITA' IN POCHE PAROLE E PARLAMI UN PO' DI TE.
Sono un musicista ossessionato dalla musica che si prende poco sul serio, questo per definirmi in due parole. Per quanto riguarda me, sono nato a Messina ed ho iniziato molto giovane la mia carriera. Inizialmente scrivevo canzoni, poi ho cominciato a suonare la chitarra, la batteria e a cantare in diversi gruppi. L’ esperienza musicale più rilevante è con i Noema, la band che ho fondato nel 1994. Successivamente ho sentito l'esigenza di cambiare. Ho iniziato così a presentarmi al pubblico da solo, in concerti ssuonati in acustico e voce. E da qui l'idea del nuovo disco.
- A QUESTO PUNTO TI CHIEDO: "PRIZE DAY" QUANDO NASCE E PERCHE'?
Nasce lo scorso anno, dopo una gestazione di un anno tra scrittura e registrazione. Volevo fare qualcosa di nuovo, ed ecco l'idea di cantare in inglese, alla quale sono tornato dopo diversi anni. Nei miei concerti in solo, proponevo cover di artisti quali Joy Division e Smiths, che amo particolarmente. Poi si è sviluppato tutto abbastanza velocemente. Avevo dei ritmi grezzi e ci ho lavorato praticamente da solo finchè non sono entrato in studio di registrazione. Li sono stato affiancato da altri professionisti.
- SIA IL TITOLO DELL'ALBUM CHE I TESTI, SI RICOLLEGANO AL FATTO CHE TUTTO CAMBIA VELOCEMENTE, SEMBRA QUASI QUALCOSA CHE TU VUOI CAPIRE..STUDIARE..COME TI SENTI TU DI FRONTE AL CAMBIAMENTO?
Mi sento a disagio. Per diversi motivi. E' vero che tutto si muove troppo freneticamente, e questo mi spinge a farmi domande sui rapporti che ho vissuto in tutti gli ambiti: famiglia, amici, amori. Solo una canzone non ha questo filo conduttore. Purtroppo ancora non trovo delle risposte.
- C'E' UN FRONTMAN AL QUALE TI ISPIRI NEI TUOI LIVE?
Amo i frontman che stanno nel mezzo. Apprezzo gli animali da palco tipo Morrison ma non mi ispiro a loro. Forse a quelli degli anni 80. Sono introversi ma poi si aprono in modo del tutto personale, ho citato prima gli Joy Division e gli Smiths. Anche io in alcuni concerti sto sulle mie mentre in altri sono più aperto. Di sicuro amo il contatto col pubblico, lo preferisco alla fase di registrazione.
- PENSI DI ESSERE UNA PERSONA CHE HA PAURA?
No paura no, di certo mi sento pienamente mè stesso quando suono e scrivo, quando sono sul palco. Un pò fuori posto mi ci sento si, nel quotidiano, fuori dal contesto musicale.
- UN TUO PREGIO ED UN TUO DIFETTO
Vediamo..pregio la generosità..mi do incondizionatamente agli altri, spesso rischiando e poche volte con un feedback positivo. Vorrei che ci fosse equilibrio tra dare e ricevere. Un difetto è la presunzione, qualche volta (sorride)
A fine intervista un sorriso sono riuscita a farlo uscire, chissà se sul palco ne dispensa molti di più. In attesa delle date del tour ci rimane un lavoro interessante e decisamente fuori dai soliti schemi da ascoltare.
PER CONOSCERE L'ARTISTA:
www.vittoriotolomeo.com www.myspace.com/vittoriotolomeo
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