E' tutto pronto per il gran ritorno di Roberto Benigni in tv. A ottobre, infatti, l'attore toscano, secondo Repubblica, sarà in onda su Raiuno con uno spettacolo e 12 puntate interamente dedicate alla Divina Commedia, l'opera dantesca che Benigni ha già proposto, con successo, anche in teatro. Gli lascerà posto Bruno Vespa, che dovrà sacrificare il suo Porta a Porta in onda tre volte alla settimana anziché quattro. Il giornalista: "ridimensionamento ad personam".
Nel periodo che andrà dai primi di settembre a fine dicembre, il premio Oscar nel 1999 con "La vita è bella" porterà in tv la "Divina Commedia" con 12 spettacoli, uno a settimana, in seconda serata. L'attore comincerà con uno spettacolo inedito in uno dei suoi teatri di posa di Papigno, vicino a Terni, che la Rai si è impegnata a mettere in onda in prima serata senza alcuna interruzione pubblicitaria.
Gli spot, infatti, potranno andare solo prima e immediatamente dopo la fine del programma. Le 12 puntate che seguiranno dovranno essere mandate in onda da RaiUno a partire dalle 23.20, mai oltre questo orario e sempre senza alcun intermezzo pubblicitario. Il giorno prescelto per offrire Dante ai telespettatori dovrebbe essere il giovedì, giorno in cui è sempre stato collocato anche lo show di Celentano.
Proprio la collocazione delle letture dantesche di Benigni comporterà un ridimensionamento di Porta a Porta, lo storico programma di Bruno Vespa. Le puntate saranno solo tre per tutto il periodo autunnale e la scelta di Raiuno potrebbe proseguire anche dopo Natale qualora la prima rete nazionale decidesse di mantenere l'impegno di proporre altre seconde serate con un forte profilo culturale.
La scelta della Rai ha ovviamente indispettito Bruno Vespa che si è detto vittima di un "ridimensionamento ad personam". Il presentatore ha anche scritto una lettera al direttore generale Cappon tramite la quale ha contestato la scelta di Piero Badaloni, responsabile di Rai International, di ridurre da quattro a uno le puntate di "Porta a Porta" in palinsesto con conseguente notevole perdita di seguito degli italiani all'estero. La scelta di Badaloni rischia di creare un vero e proprio caso politico. Mario Langella di An, presidente della commissione di Vigilanza Rai, ha infatti denunciato "un atto di discriminazione verso il programma più popolare tra i nostri connazionali all'estero dopo i telegiornali".
Un gran polverone che rischia di far passare in secondo piano la notizia più importante: Roberto Benigni tornerà in televisione proponendo agli italiani un programma "insolito" all'interno di un'offerta televisiva troppo spesso deficitaria sotto il profilo culturale.