Il 21 ed il 22 settembre avrà luogo la seconda edizione del POMPEI CINEMA FESTIVAL, una manifestazione che già lo scorso anno ha mietuto ampi consensi da parte del mondo del cinema, con un a massiccia presenza, la serata conclusiva, di tantissimi attori nel “red carpet” che li ha visti sfilare per la città campana, suscitanti entusiastica partecipazione dei cittadini. Il presidente del Festival, Raffaele De Luca, ed il Direttore artistico, Mario Aterrano, hanno voluto offrire, domenica 26 febbraio, una sorta di preludio al locale H24, invitando il regista di “”Benvenuti al nord” e “Benvenuti al sud”, Luca Miniero, a presentare il duo libro “Napoli-Milano da casello a casello”, di cui sono stati letti dei brani da due degli interpreti del fil, gli attori Nunzia Schiano e Salvatore Misticone,
Per l’occasione abbiamo voluto incontrare il regista Miniero ed il Direttore Aterrano.
Luca Miniero, dopo “Benvenuti al sud” e “Benvenuti al nord”, la questione meridionale trattata, sempre con ironia in un libro. Quali sono per te le caratteristiche di questi due mezzi espressivi?
In realtà sia il film che il libro fanno sì che queste differenze siano una ricchezza, dalla cucina al carattere delle persone, e mi preme dimostrare che queste differenze non debbano generare pregiudizio, né da una parte né dall’altra.
Il successo di “Benvenuti al sud” sembra aver riscattato la crisi della commedia italiana. Crede che questo genere, che ha fatto la storia del nostro cinema, possa ritrovare l’antica dignità?
Grazie a temi che non siano solo le commedie di Natale, all’assenza di volgarità, così come Benvenuti al sud “ e “benvenuti al nord”, grazie anche agli incassi hanno dimostrato di poter tracciare una nuova strada per la commedia italiana.
Il paradosso e l’ironia ha caratterizzato anche il suo film d’esordio, “Incantesimo Napoletano”. È una cifra stilistica che pensa di mantenere anche nei suoi prossimi impegni cinematografici?
Certo, anche se , ovviamente, sarà naturale cambiare pur rimanendo in parte fedele al mio stile.
Lei sceglie spesso attori provenienti dal teatro, una scelta di cast non consueta, e che si è rivelata vincente.
Sì, è vero. Più spesso al cinema si vedono attori di matrice televisiva, invece a me piace in termini di attori veri, e questi provengono sicuramente dal teatro.
Qualche considerazione sul Pompei Cinema Festival, che con quest’anteprima si appresta a varare la sua seconda edizione?
Sicuramente tutte le manifestazioni hanno il merito di dare ossigeno al cinema, ed un festival come questo, che mette al centro la commedia, credo che possa aspirare, come auguro, ad una buona popolarità.
Mario Aterran: la chiave di valorizzazione del festival attraverso la commedia, potrebbe essere quella che darà una svolta identitaria al festival?
Hai centrato in pieno. Dopo la prima edizione, in cui abbiamo invitato grandi personaggi, quest’anno cercheremo di superarci invitando nomi di livello nazionale ed internazionale che hanno le loro radici in questo genere. A cominciare, naturalmente, da Luca Miniero, che dopo quest’anteprima, sarà uno dei nostri ospite settembre, per l’edizione 2012 del festival, il cui spot promozionale sarà, quasi sicuramente, girato proprio da lui..
Come riesci a conciliare gli impegni di attore sulle scene e di direttore artistico di un festival come questo di Pompei?
Certamente fare lk’attore è faticoso, ma dirigere una manifestazione così importante si rischia di rimetterci la salute, perché l’attenzione deve essere capillare e a 360 gradi. Ma è bellissimo. Faccio l’attore da 37 anni e so come relazionarmi con i miei colleghi