Molto caos, molti rombi, molto blockbuster. A distanza di otto anni dall'uscita del primo film che portò all'attenzione un fenomeno automobilistico clandestino (leggasi tuning) divenendo un successo cinematografico, si torna al volante con Vin Disel. Alias Toretto. Ed è subito Fast & Furious - solo parti originali.
Pronti, partenza. Via! Motore truccato e i compagni di sempre si sfreccia tra circuiti improbabili e manovre al limite della possibilità. Non è per niente facile adattare al cinema la velocità modificata delle macchine da dieci secondi e gli spettacolari scontri che rappresentano il fascino della saga.
Il film ci riesce da subito, con il primo inseguimento mozzafiato girato sulle strade impervie della Repubblica Domenicana.
Grazie all'esperienza acquisita come protagonista in action e della posizione di produttore del film, Diesel porta sul grande schermo un'avventura adrenalinica che non manca di carica emotiva ed ironia. Per gli appassionati del genere non può che essere un ritorno alle origini e alle sgommate della prima pellicola.
Chi, invece, non ama il genere potrebbe annoiarsi a morte. Perché neppure la storia d’amore struggente o il legame d’amicizia riescono a compensare la mancanza di storia. L’impressione, infatti, è che sia una grande suggestione, lunga 120 minuti per dare la possibilità di veder in azione le auto. E dopo i primi, stupiti sospiri la noia non lascia scampo.