Ieri alla Mostra del Cinema di Venezia e' stato il giorno di Pupi Avati. Il regista ha presentato la sua attesa ultima opera ''Il papa' di Giovanna'', che tuttavia e' stata accolta senza grandi entusiasmi dalla stampa. Interpretata da Silvio Orlando, Francesca Neri, Alba Rohrwacher ed Ezio Greggio, la pellicola narra, sullo sfondo dell'Italia tra il 1938 e il 1953, il rapporto complice e amoroso tra un professore di provincia e la figlia adolescente, quest'ultima macchiatasi di omicidio nei confronti della sua migliore amica.
Avati dichiara di sentirsi molto vicino al suo protagonista: ''la vita mi ha risparmiato le sue sofferenze ma sono anche io padre di una figlia che ha avuto periodi di difficolta' con il mondo esterno, e anche io ho mentito e ho creato un mondo fittizio per proteggerla''. Inevitabile il raffronto con i casi piu' famosi della cronaca nera: ''Ho pensato a Garlasco, a Novi Ligure, a Perugia e soprattutto a cosa accade in queste case quando si spengono le telecamere della tv, cosa avviene nel rapporto tra genitori e figli. Ho simulato su di me il percorso di un padre, commuovendomi sia nello scrivere che nel girare, ma non ci sono elementi autobiografici''.
Unanime il coro di lodi al regista che si leva dal cast degli attori: per Silvio Orlando ''e' stato uno dei lavori piu' semplici, perche' nasce da un copione solido e perche' non ha paura dei sentimenti come molti film italiani. Senza il feeling che si e' nato tra me e Alba, pero', al film sarebbe mancato qualcosa''. Se la Rohrwacher ricambia il complimento e sottolinea di essersi sentita molto protetta da Avati, per Francesca Neri e' stato invece molto piu' duro interpretare il ruolo di una madre anaffettiva che rifiuta il rapporto con la figlia: ''e' un ruolo che mi ha fatto soffrire molto, ma oggi grazie a Pupi, vedo il personaggio quasi con tenerezza anche se non lo giustifico''.
Tra gli interpreti anche Ezio Greggio, la cui presenza rientra in una sorta di tradizionale provocazione da parte di Avati, ovvero lo sdoganamento di attori di tv o cinema d'evasione, come gia' accaduto con Abatantuono, Boldi e Marcore'. L'attore sostiene di aver lavorato ''in punta di piedi, ascoltando Pupi e sintonizzandomi con questi grandi attori'' e a proposito del suo passaggio per la prima volta dalla commedia ad un ruolo drammatico, prosegue: ''non ambivo ad un ruolo drammatico, volevo solo lavorare con Pupi. La commedia e' importante, io dirigo da anni a Montecarlo un festival di cinema dedicato solo a questo settore e sono lieto che la Mostra quest'anno abbia aperto con una commedia''.
''Il papa' di Giovanna'', che sta uscendo anche sotto forma di romanzo proprio in questi giorni edito da Mondadori, sara' presente nelle sale italiane con 250 copie, distribuito da Medusa a partire dal 12 settembre.
Applausi a fine proiezione stampa del terzo film italiano in concorso firmato da Marco Bechis e dal titolo 'Birdwatchers - La terra degli uomini rossi'. Il film, che uscira' domani distribuito da RaiCinema e' stato apprezzato dal pubblico degli specializzati che lo ha accolto con un breve ma sentito applauso. 'Birdwatchers' racconta una storia commovente e violenta ovvero del rapporto che gli indios Guarani-Kaiowa' e la loro lotta per riconquistarsi la loro terra di origine nel Mato Grosso.
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