ONO Arte Contemporanea, in occasione del 45° anniversario dell'uscita del film "Arancia meccanica", presenta una personale del fotografo che ha immortalato Stanley Kubrick sui set di alcuni dei suoi film più significativi.
Siamo nel 1961 quando Dmitri Kasterine comincia la sua carriera come fotografo professionista durante gli anni della Swinging London e della celebrazione della giovinezza in tutte le sue forme. E proprio in questo periodo Kasterine inizia a lavorare per diverse agenzie e svariate riviste e che sente nominare Kubrick per la prima volta da un agente che aveva lavorato per due dei suoi film: “Lei mi consigliò di vedere Paths of Glory (Orizzonti di gloria, 1957), che era appena uscito a Londra. Dopo averlo visto, chiesi all’editore di Queen se poteva essere interessata ad un articolo su di lui. Lei acconsentì, così andai giù agli Shepperton Studios dove stava girando Dr Strangelove (Il dottor Stranamore, 1964) […]”.E sarà proprio alla fine di quella giornata che Kubrick chiede a Kasterine di lavorare per lui, aggiungendo “You stand in the right place”. Così iniziò il loro sodalizio, che portò Kasterine a lavorare anche sui set di 2001: A Space Odyssey e A Clockwork Orange.
Dal 19 marzo al 7 maggio ONO Arte Contemporanea (Via Santa Margherita 10 - Bologna) presenta Stanley Kubrick – Arancia Meccanica. Fotografie di Dmitri Kasterine, una personale del fotografo che ha immortalato Stanley Kubrick sui set di alcuni dei suoi film più significativi.
Di Arancia Meccanica le immagini che Kasterine ci lascia, sono un compendio della violenza di cui è
permeato il film, che costò anche a Kubrick il ritiro della pellicola dalle sale inglesi nel 1974, e che di fatto
solo nel 2007 venne mandato in onda in Italia in una TV pubblica. Tratto dall’omonimo romanzo di
Anthony Burgess (1962), Arancia Meccanica fa parte dei tre film fantascientifici girati da Kubrick (2001
Odissea nello Spazio e Il Dottor Stranamore) ma tra questi è sicuramente il più ancorato al reale: nonostante i costumi futuristici e l’ambientazione distopica, il setting è quello di un’Inghilterra dai contorni ben riconoscibili, fatta di droga, sesso e violenza, di ragazzi annoiati che per sopperire alla loro condizione di
apatia, non fanno altro che organizzare stupri di gruppo, rapine e violenze gratuite. L’impatto visivo, la
scenografie pop, le musiche classiche di Beethoven e Rossini, e i dialoghi metà strada tra il surreale e
l’onirico («Il Korova milkbar vende " latte+ ", cioè diciamo latte rinforzato con qualche droguccia mescalinica, che è quel che stavamo bevendo. È roba che ti fa robusto e disposto all'esercizio dell'amata ultraviolenza»). hanno contribuito a far diventare Arancia Meccanica non solo un film cult, ma anche uno dei migliori film di tutti i tempi.