Enrico VIII, re d'Inghilterra, desidera un erede maschio. Dal momento che la moglie, Caterina di Aragona, non sembra essere in grado di darglielo, cerca una sostituta per sostituire la consorte. Sir Thomas Boleyn proporrà al sovrano la figlia Anna, ma lui si innamorerà della sorella Mary, che gli darà tre figli illegittimi. Ne "L'altra donna del re" il più classico dei triangoli amorosi si trasforma così in un intrigo di corte.
Il film si basa sul romanzo di Philippa Gregory, bestseller da un milioni di copie vendute, la cui trama è presa direttamente dalla storia del Sedicesimo secolo, quando Enrico VII regnava sull’Inghilterra.
Peccato che oltre alla ricostruzione storica e ai magnifici costumi d’epoca, dietro il copione si nasconda la storia vera. Ovvero lo strappo tra il regno inglese e la Chiesa Cattolica, che porterà alla formazione della Chiesa Anglicana, risolto nel film come fosse un garbuglio di talami di sangue blu.
“L’altra donna del re” ha il pregio di ristabilire un ruolo attivo ad Anna Bolena, spesso ricordata solo per aver perso la testa, in senso figurato prima e letterale poi. Nella pellicola Anna è interpretata dalla splendida Natalie Portman, che conferisce grazia ed eleganza alla sovrana, mostrando il dolore della donna e il rimpianto di una regina a metà.
Eric Bana, nei panni di Enrico VII, si dimostra un ottimo interprete, nonostante sia più credibile in ruoli intensi come "Munich" e soprattutto non possa essere considerato fedele alla vera fisicità del re, che non è altrettanto bello e aitante. Vedere i ritratti d’epoca per credere.
Un cast dai nomi risonanti non può che essere una garanzia. La coppia Portman-Johansson dovrebbe rappresentare il maggior richiamo per gli spettatori che potrebbero non amare le pellicole storiche in costume. Peccato che la sfida tra la bionda e la mora non regga, non sono due veline, bensì due principesse catapultate in una corte che non appartiene a nessuna. La sensualità di Scarlett è dirompente, ma altrettanto magnetica Natalie.
I capolavori alle pareti e la magnificenza delle scene distraggono da alcune imprecisioni e sono un delle cose migliori del film. I costumi sono altrettanto perfetti, merito della costumista, Sandy Powell,che ha già all'attivo 2 Oscar per "Shakespeare in Love" e "The Aviator".
L'altra donna del Re è un adattamento molto romanzesco che interviene sul dato storico, modificandolo, per tradurlo in spettacolo fruibile al più vasto pubblico possibile. Di sicuro il titolo originale inglese “The other Boleyn girl” è più accattivante della traduzione italiana.
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