La proiezione di film con l’esecuzione delle colonne sonore in sincrono dal vivo continua con grande successo: per due giorni, laVerdi accompagnerà Indiana Jones nella ricerca dell’arca perduta.
Come per Ritorno Al Futuro, il nuovo appuntamento all’ Auditorium di Milano in Largo Mahler non ha bisogno di particolari presentazioni. Per due giorni (28/29 Giugno), confermando una formula di grande fascino per il pubblico di ogni età, ovvero la proiezione di film famosi e iconici con l’esecuzione delle colonne sonore in sincrono dal vivo, laVerdi musicherà una delle pellicole-simbolo degli anni’80: I Predatori dell’Arca Perduta.
Se l'avventura ha un nome, dev'essere Indiana Jones
Diretto nel 1981 da Steven Spielberg, I Predatori dell’Arca Perduta è il film che ha consegnato definitivamente Harrison Ford, reduce dai successi di Guerre Stellari e de L’ Impero Colpisce Ancora, al grande pubblico, appena prima di completare la consacrazione con Blade Runner di Ridley Scott. Primo di una serie di successo, arrivata nel 2008 al quarto capitolo, I Predatori è un abile pastiche cinematografico che ripesca temi di quell’immaginario avventuroso anni’30/’40 molto amato da Spielberg e da George Lucas (qui autore del soggetto e produttore), legandolo ad un personaggio che diverrà iconicamente emblema dell’avventura stessa, ovvero Indiana Jones. A contribuire in modo non indifferente al successo della pellicola (e del personaggio stesso) è anche il tema principale della celeberrima colonna sonora di John Williams. Lo stesso tema trionfale che avremo la fortuna di ascoltare eseguito dall’ Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi diretta per l’occasione dal Maestro Ernst van Tiel.
L’ avventura continua…
…appena dopo l’estate. Le serate del 14/15 settembre saranno dedicate alla scoperta del lavoro fatto da Michael Giacchino per Star Trek (2009) di J.J.Abrams. A novembre (16/17), in chiusura di rassegna, un titolo che non ha bisogno di alcuna presentazione: su musiche curate da Hans Herdmann, il Maestro Timothy Brock dirigerà laVerdi per Nosferatu (1922) di Friederich Murnau.