Cinema

Quella bocca ha perso per sempre il suo sorriso: addio a Virna Lisi

Virna Lisi
Virna Lisi

Bella. Anzi bellissima. Di quella avvenenza capace di far girare la testa agli uomini e non spaventare le donne; somma di canoni estetici dirompenti e concretezza di valori.

Bella. Anzi bellissima. Di quella avvenenza capace di far girare la testa agli uomini e non spaventare le donne; somma di canoni estetici dirompenti e concretezza di valori. Bionda, occhi blu, fisico scultoreo e un malizioso neo, cancellato in età matura, accanto al labbro. "Con quella bocca può dire ciò che vuole" recitava uno slogan di Carosello entrato nell'immaginario popolare. Caratteristiche fisiche vissute con eleganza: elementi distintivi, non simboli da esibire. Fascino, che il trascorrere degli anni non riuscì a scalfire.

Il mondo dello spettacolo piange la morte di Virna Lisi, (nata Pieralisi), scomparsa oggi, 18 dicembre, all'età di 78 anni. Figlia di un commerciante di piastrelle, nasce ad Ancona nel 1936; si trasferisce dapprima a Jesi ed infine a Roma dove, appena quattordicenne, inizia a muovere i primi passi artistici. Nel '60 sposa l'architetto Franco Pesci, dal quale ha avuto il figlio Corrado. Nel 2013, il marito muore, dopo 53 anni di matrimonio, e per l’attrice è un duro colpo.

Ha costruito con intelligenza la propria carriera di celluloide, costellata da successi. Sei Nastri d'argento, un Prix d'interprétation féminine a Cannes, due David di Donatello, Commendatore della Repubblica Italiana. Ma il vanto più grande fu quel coraggioso "no" che disse a Hollywood. Emergendo in bikini da una torta in un celeberrimo film con Jack Lemmon (How to Murder Your Wife ovvero Come uccidere vostra moglie) è entrata nel mito del Cinema. Non si è fatta travolgere dallo star system: pagando una consistente penale, ha rescisso il contratto con la Paramount, abbandonando quel mondo, dorato ma effimero, in favore della famiglia, senza alcun rimpianto. Ha rinunciato anche a una parte in 007 dalla Russia con amore, con Sean Connery. Ha evitato di apparire nuda su Playboy e non ha interpretato l'eroina sexy Barbarella (ruolo ricoperto poi da Jane Fonda), di Roger Vadim. Ha anche rifiutato una corte serrata da parte di Frank Sinatra.

Alterna film drammatici a commedie. Risalgono agli anni '50 Le diciottenni di Mario Mattioli con Marisa Allasio, Lo scapolo di Antonio Pietrangeli con Alberto Sordi. Del '57 il primo ruolo in uno sceneggiato televisivo RAI, Orgoglio e pregiudizio. Nell'anno seguente recitò al fianco di Totò e Peppino De Filippo per poi vestire, per la TV, i panni della Contessa di Castiglione in Ottocento di Anton Giulio Majano. Ancora sceneggiati e pellicole accanto a Ugo Tognazzi, Raimondo Vianello, Aldo Fabrizi e Renato Rascel, diretta da registi quali Steno, Sergio Corbucci e, in teatro, da Giorgio Strehler e Luigi Squarzina. Dalla metà degli anni '60 si dedicò a film d'autore, tra cui Signore & Signori di Pietro Germi che vinse la Palma d'oro a Cannes.

Ha lavorato anche in Francia, Germania, Gran Bretagna e in produzioni hollywoodiane girate in Europa, In seguito è tornata alla commedia, da quelle di Carlo Vanzina, a Luigi Comencini, e ancora Dino Risi, Alberto Lattuada, Luigi Magni, Giorgio Capitani, Liliana Cavani.

Dagli anni Novanta fino a oggi, un successo dopo l’altro con le miniserie televisive: Uno di noi, Deserto di fuoco, Cristallo di rocca, Le ali della vita (accanto a Sabrina Ferilli), Il bello delle donne, Caterina e le sue figlie, Il sangue e la rosa.
Le ultime sue apparizioni televisive nelle fiction Baciamo le mani – Palermo, New York 1958, su Canale 5 (di nuovo insieme alla Ferilli), e Madre, aiutami! su Raiuno.

Nel 2014, dopo dodici anni di assenza, la Lisi torna su un set cinematografico, recitando nella commedia di Cristina Comencini dal titolo Latin Lover. Attualmente, era stata nuovamente coinvolta nel progetto della quarta serie de Il bello delle donne.
Il suo affezionato pubblico ora ne piange l'indimenticabile raffinatezza, personale e artistica.