"Prova a volare" è uscito nelle sale piazzandosi al nono posto del boxoffice. Un esordio non felicissimo forse a causa del fatto che il protagonista Riccardo Scamarcio non ha voluto promuovere la pellicola girata nel 2003. "Ha un atteggiamento di rifiuto verso il suo primo film come se si trattasse di un lavoro fatto in un momento di disperazione, mentre è un'opera dignitosissima di cui è impossibile vergognarsi", così il regista Lorenzo Cicconi Massi.
"Riccardo a deciso di non parlare del suo film d'esordio, di non rilasciare interviste e di dimenticarlo. Una scelta personale - spiega il regista, come riporta l'Agi - che non posso discutere, ma che mi lascia perplesso. Mi sarei aspettato che mi chiamasse, che decidesse di stemperare questa tensione che si è creata, che prendessimo con ironia la faccenda. Invece non si è fatto sentire né io riesco a parlarci. Probabilmente - spiega ancora - ha deciso la via del silenzio perché vuole allontanarsi da certi cliche' per concentrarsi su ruoli piu' impegnati, meno giovanili".
Tra il regista e l'allora 24enne Scamarcio, entrambi esordienti, si era stabilito anche un certo feeling. "Riccardo era un ragazzo gentile e simpatico - ricorda Cicconi Massi - Per lui è stata di certo una prima esperienza positiva in cui ha imparato molto e che gli ha dato insegnamenti importanti che, credo, hanno contribuito al suo successo".
Il silenzio dell'attore più amato dalle ragazzine non toglie comunque il sonno al regista di Senigallia: "Per me era importante che questo film uscisse nelle sale. Un film che era anche stato finanziato (con 2,2 milioni di euro, ndr) ed è giusto che esca e sia visto. E' giusto per tutti coloro che ci hanno lavorato, a partire dagli altri attori fino alle 50 persone della troupe. Solo se arriva al cinema, infatti, un film esiste e tutti coloro che hanno contribuito a realizzarlo hanno possibilità di essere visibili e, spesso, di trovare altri lavori. Sono cosciente del fatto - spiega ancora - che 'Prova a volare' è uscito solo grazie alla fama di Scamarcio. Ma la cosa non mi inquieta affatto: qualunque sia il motivo, è sempre un momento felice quando un film trova una distribuzione".
Fonte: Tgcom
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