Cinema

Tom Hooper, dall' Oscar a <i>I Miserabili</i>

Tom Hooper, dall' Oscar a <i>I Miserabili</i>

Tom Hooper mette le mani avanti. «Ricevere l’Oscar per Il discorso del re  a soli 39 anni non mi mette al riparo da errori. D’ora in avanti, dovrò cavarmela da solo. Da questo punto di vista, nulla è cambiato rispetto al passato».

Il regista irlandese, ospite all’Ischia Global Fest, si prepara -  tra sole e mare - alla nuova avventura cinematografica: «Si tratta di una versione de I Miserabili di Victor Hugo realizzata partendo dal musical londinese del 1985 firmato da Claude Michel Schonberg. Mi servirà soprattutto d’ispirazione per l’aspetto emotivo che per me è importantissimo; uno sguardo che ho privilegiato anche quando ho diretto Colin Firth. Invece per la costruzione drammaturgica mi rifarò direttamente al romanzo, che ho studiato attentamente e che amo molto».

Il kolossal sarà prodotto da Cameron Mackintosh (già produttore del musical) mentre la sceneggiatura sarà firmata da Bill Nicholson. Le riprese dovrebbero iniziare entro la fine dell’anno tra Londra e Parigi e nei panni di Jean Valjean, dopo mesi di ricerche, è stato scelto l’attore australiano Hugh Jackman, il sex symbol lanciato da Australia.

Tale opportunità comporta però lo spostamento della lavorazione di The Wolverine , il secondo film sul mutante Marvel prodotto dallo stesso Jackman con la 20th Century Fox. «Hugh - dice Hooper - è un bravissimo attore e sarò davvero felice di dirigerlo mentre interpreta questo straordinario personaggio».

Un’ipoteca sul prossimo Oscar? «Non esageriamo. In realtà credo che vincere un premio di quella portata sia un fatto pazzesco soprattutto da un punto di vista emotivo ma poi non deve lasciare troppe conseguenze nella tua vita quotidiana. Significa che non si possono fare scelte pensando alla statuetta, sarebbe folle».

Fonte:  La Stampa