Le sorti di una risaia sono affidate alla solidità di una diga, unica salvatrice in caso di flusso delle maree.
La proprietaria della risaia, una donna solida e determinata, emblema vivente di una ormai sfinita società coloniale francese in Indocina e madre dura nei confronti del desiderio di emancipazione dei figli.
Sarà l'ossessione di Suzanne, sua figlia, per un ricco cinese, Monsieur Jo, a dare alla madre la possibilità di cambiare le sorti della sua vita e della sua terra.
Tratto dal celebre romanzo " Una diga sul Pacifico" di Marguerite Duras, il film non è altrettanto avvincente. La sceneggiatura sembra in qualche modo voler seguire la scia della scrittrice, purtroppo però non supportato da quegli elementi cinematografici che fanno la differenza.
La fotografia è spenta, forse un bianco e nero avrebbe avuto più incisività. Le emozioni sono interpretate in modo freddo e distaccato, anche se la Huppert fa del suo meglio per dare un tono alla pellicola.
Non bastano frasi ad effetto per poter premiare il film. Si attende il giudizio del pubblico.
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