Cinema

Wall-E

Wall-E

Di Wall-E ci si innamora subito. Da quando il robottino entra i scena per sostituire la lampadina della abat-jour saltellante della Pixaar e si ritrova a sua volta a dover sostituire la “R”, non si può che adorarlo. Non sarà tenero come Nemo, il pesce pagliaccio dalla pinna atrofica, né pasticcione come i componenti della famiglia degli Incredibili, ma in mezzo a tutte le lamiere sporche si nasconde un cuore. Perché Wall-E è un robot tutto solo sul pianeta terra, che da 700 anni smaltisce i rifiuti e si occupa della pulizia del pianeta. Ma ha una vita intensa, una casa piena di cianfrusaglie delle quali spesso non sa neppure il significato (trovata una scatolina con anello di fidanzamento, getta il gioiello per tenere la custodia di velluto) e una spiccata curiosità. Peccato che si senta terribilmente solo, mentre guarda un musical e la compagnia di un piccolo grillo non basti a dargli l’affetto necessario. Quando arriva Eve, bellissima robot ultratecnologica e moderna, l’arrugginito esemplare se ne innamora all’istante. Lei è bianca candida e volteggia elegante nell’aria, lui passeggia sulle dune con i suoi cingoli deteriorati. Nel tentativo di non separasi dalla sua amata, salverà il genere umano, che vive costretto alla nullafacenza in Axium, un’astronave lunare. Insieme agli uomini, Wall-E conquisterà le altre macchine (in primis il pulitissimo ed efficiente Mo) e sventerà una rivolta. La Pixar ha creato l’ennesimo personaggio di successo, che dopo una prima, necessaria, diffidenza, insegna l’ecologia e i buoni sentimenti a tutti. Ci fosse stato lui in Campania qualche mese fa…