Classica

Il Maestro Cimarosa, il vero showman dell'Opera Buffa

Marco Filippo Romano
Marco Filippo Romano

Al Luglio Musicale Trapanese lo spettacolo del baritono Marco Filippo Romano rigenera l'Opera Buffa con un "pasticcio gustoso" dedicato al grande autore della Scuola Napoletana

In un Chiostro del San Domenico perfettamente organizzato per le esigenze della normativa anti-Covid 19, ancora una volta il Luglio Musicale Trapanese diretto da Giovanni De Santis si rivela un eccellente palcoscenico su cui sperimentare piccoli gioielli di leggerezza e di perizia, e questa volta la traccia dell'originalità si è dipinta di rosa.

Cimarosa, uno showman

Il baritono Marco Filippo Romano, che con doti vocali e interpretative notevoli ha saputo porgere alla platea un personaggio credibile anche facendo sembrare semplici passaggi tecnici difficili, inventa un carattere che sarebbe risultato familiare ai suoi colleghi di frivolezza e di esasperazione dell'Opera Buffa, con un frontman come il Maestro Sabatino Cimarosa che, dai capelli alla barba alla pochette, offre un continuum rosa ton sur ton che si sposa con la scenografia e il look della “Cimarosa Barock Orchestra”, in pieno stile Big Band anni '60, compreso microfono iconico d'epoca.


È in questo ambiente che viene immerso Domenico Cimarosa, uno dei più grandi maestri della Scuola Napoletana e dell'Opera Buffa, genere che ci piace sempre celebrare come uno dei più grandi colpi di genio della nostra storia musicale, il cui coevo successo fu talmente clamoroso da offuscare spesso ogni altra offerta musicale, e che vorremmo vedere più spesso in scena anche sulle scene contemporanee.

Coup de théâtre, battute, un fil rouge (anzi, un fil rose!) a legare tutti quei momenti preparatori che precedono la messa in scena di un concerto, e l'orchestra che si trasforma nella sua stessa auto-caricatura; l'intero quadro concettuale ben si adatta alle pagine musicali eleganti e dallo stile inconfondibile del Maestro aversano; gli episodi si susseguono con fluidità, le legature fra le parti scorrono facilmente, e le parti stesse sono costruite con un criterio che sottolinea la centralità del Maestro di Cappella (nella sequenza che principia da L'impresario in angustie -un'opera che sempre rallegra, secondo Goethe che la vide a Roma-, si alterna con Il Maestro di cappella e Il matrimonio segreto, ritorna sul Maestro e sull'Impresario per concludersi infine sulle peripezie delle prove in cappella).

E al centro, sorpresa graditissima, di Cimarosa il capocomico propone anche il famoso Concerto per oboe in do maggiore (in diretta Facebook, ça va sans dire), con la bella prova della solista Krystyna Misiukiewicz.

L'Orchestra si diverte

Se Cimarosa dunque è uno showman, non è invece certamente un one-man-show: per questo risultato serviva, ed è arrivata, l'ottima prova con cui 'Orchestra del Luglio Musicale Trapanese ha fatto sentire tutto il suo feeling interno, rendendo palese anche il suo divertimento nei passaggi virtuosistici e nelle consonanze più spiccate della partitura, grazie anche allo spirito del direttore Lorenzo Orlandi che ha giustamente sottolineato quei tratti divertenti e ironici di cui è pieno il genere che la serata affrontava, esaltando anche le movenze rock del Cimarosa-showman.

L'intervento dell’impresario (Michela Laneri) completa infine la scena del "pasticcio gustoso" convincendo l’orchestra a terminare la prova, ovviando a capricci di primedonne, rivalità fra orchestrali e fra star e direttore... altri elementi che sembrano accostarsi (perché no?) quasi all'idea di una versione musical.