Dal 1803 al 1968 il “Prix de Rome” è stato un ambito obiettivo per tutti i giovani musicisti francesi. Il Palazzetto Bru Zane di Venezia vi dedica il suo festival primaverile.
In tre secoli di vita, le giurie del prestigioso Prix de Rome hanno visto sfilare il meglio delle giovani forze artistiche francesi – architetti, pittori, scultori – che aspiravano al soggiorno di formazione presso l'Accademia di Francia in Roma, fondata da J.B. Colbert nel 1666, ed ospitata nelle fastosa villa Medici al Pincio.
Dal 1803 la partecipazione venne allargata ai musicisti, e da allora e sino al 1968 – data di cessazione - molti giovani compositori francesi, compiuti gli studi accademici, hanno potuto fruire del biennio di studio romano. A loro, ed in particolare a quelli attivi nel corso dell'Ottocento, il Palazzetto Bru Zane di Venezia dedica il suo festival primaverile, scherzosamente intitolato “Tanti baci da Roma”, il caratteristico saluto da cartolina.
Molti nomi dimenticati, altri divenuti celebri
Gran parte dei nomi dei vincitori del Prix du Rome sono scivolati nelle nebbie del tempo. Altri invece sono divenuti importanti: fra essi spiccano nel secolo XIX° quelli di Hérold, Halévy, Berlioz, Gounod, Thomas, Bizet, Dubois, Massenet, Vidal, Debussy, Charpentier e, nel 1897, di Max d'Ollone (1875-1959) al quale il festival veneziano dedica un focus particolare inserendo più volte negli eventi in programma una sua composizione.
Accade già nella inaugurazione del 19 aprile, con un concerto tramesso in streaming alle 21.00 sul sito del PBZ , e che resterà disponibile nella pagina Facebook ed in You Tube: concerto che vede protagonista il Quatuor Hermés, ad eseguire dei quartetti inediti di Henri Rebaud, Ferdinand Hérold e Max d'Ollone, tutti e tre composti durante il loro soggiorno a Villa Medici.
Gli altri concerti speriamo di goderli in presenza
Gli altri concerti del festival “Tanti baci da Roma” saranno predisposti in seguito, secondo il calendario delle prossime riaperture, comunque entro l'estate prossima. Troveranno accoglienza nel settecentesco salone del Palazzetto Bru Zane, nel rispetto delle prevenzioni sanitarie.
Nel contempo, verrà aperta al piano terra una mostra dedicata ai viaggi spesso avventurosi dei giovani compositori francesi – generalmente squattrinati – dalla Francia alla Città Eterna, con illustrazioni, caricature e foto d'epoca legate alla vita, all'ambiente, all'atmosfera che poi essi incontrarono soggiornando a Villa Medici.
A chi volesse approfondire l'argomento, la Fondazione PBZ offre sul suo sito un ampio database di risorse – profili, immagini, partiture, documenti – dedicato al repertorio romantico francese, con approfondimenti legati ai compositori che alloggiarono al Pincio; contemporaneamente, Bru Zane Classical Radio – la web radio della Fondazione PBZ – dedicherà la programmazione delle prossime settimane alle cantate – genere di composizione adottato nelle severissime selezioni – elaborate dai candidati al Prix de Rome, ed oggetto da tempo di interessanti repêchages discografici da parte del Palazzetto.