The Tokyo Ballet festeggia il suo 60° compleanno con una tournée italiana e approda per la prima volta a Bologna
Approda per la prima volta a Bologna, al Teatro Comunale Nouveau la pluripremiata compagnia giapponese più rinomata nel mondo, uno dei massimi esempi della tradizione coreografica d'autore, The Tokyo Ballet diretta da Yukari Saito, che nel 2024 celebra il suo 60° anniversario.
La compagnia giapponese presenterà un trittico che omaggia tre grandi nomi del XX secolo attraverso tre straordinarie coreografie, veri capisaldi della danza mondiale: La Bayadére – Il Regno delle ombre coreografia di Natalia Makarova dall’originale di Marius Petipa, su musica di Léon Minkus; e due capolavori senza tempo, entrambi con la coreografia di Maurice Béjart: Romeo e Giulietta (pas de deux) su musiche di Hector Berlioz e Le sacre du printemps su musica appositamente scritta da Igor Stravinskij nel 1910.
The Tokyo Ballet: la danza del Sol Levante
Fondato nel 1964 da Tadatsugu Sasaki, The Tokyo Ballet ensemble accademico in grado di proporre al pubblico giapponese il grande repertorio classico, è richiestissimo a livello internazionale anche per la ricchezza e l’ecletticità dei suoi programmi, che includono titoli moderni, classici e neoclassici, e creazioni originali di maestri del XX secolo, rappresentativi della danza contemporanea, quali Maurice Béjart, John Neumeier e Jiří Kylián.
Con oltre 26 tournée e 270 rappresentazioni all'estero (un record nella storia teatrale giapponese), si è guadagnato un'invidiabile reputazione nel proprio Paese e all'estero come Compagnia di danza giapponese di fama internazionale.
The Tokyo Ballet interpreta Makarova/Petipa e Béjart
Si comincia con Il regno delle ombre dal secondo atto de La Bayadère, uno dei brani più onirici e celebrati del balletto classico, creato dal più grande coreografo ottocentesco, Marius Petipa, autore sia del soggetto che della coreografia originale.
La Bayadére nella sua lunga storia è stato allestito e rivisitato più volte da Alexander Gorsky, Agrippina Vaganova, Vladimir Ponomarev, Rudolf Nureyev e Natalia Makarova, la cui versione è presentata dal Tokyo Ballet.
Il regno delle ombre, spesso presentato come programma a sé stante, evoca un mondo sospeso tra sogno e realtà con i suoi paesaggi esotici, promesse d’amore tradite, sentimentalismo e tragedia uniti ad evocazioni soprannaturali.
La seconda coreografia è il toccante Pas de deux di Romeo e Giulietta, firmato da Maurice Béjart, su musica di Berlioz: un’opera “lirica” prestata al balletto.
Il celebre coreografo francese affermò : “Ho creato questo lavoro in cui sia l'amore che l'odio si intrecciano, finendo per riunire il romanticismo spensierato di Berlioz e la magia e la tragedia di Shakespeare”.
La serata si conclude con l'energia travolgente di Le sacre du printemps di Igor Stravinskij, uno dei capolavori del Novecento, anch’esso con la coreografia di Béjart.
La sua memorabile avanguardistica versione fu presentata per la prima volta nel 1959 a Bruxelles, scioccando il pubblico per la sensualità selvaggia e il dinamismo rituale.
In questa creazione Béjart, partendo dal balletto classico, contamina la tecnica accademica, la deforma e la mescola con elementi tratti dalla modern dance.
Questo balletto è "un inno all’unione tra Uomo e Donna, a livello più istintivo ed essenziale, un balletto dell’unione tra cielo e terra, un balletto della vita e della morte, eterna come la primavera".
In The Tokyo Ballet arte, passione e virtuosismo si fondono in una celebrazione della danza al più alto livello.