Amori, inquietudini e ambizione professionale, tutti giocati fra le corsie di un ospedale tra un gruppo di giovani medici in carriera: sono proprio le pulsioni del cuore il segreto del successo di Grey's Anatomy che tornerà su Italia 1 con la terza serie subito dopo l'estate.
Si chiude così la seconda stagione totalizzando ascolti record (l'ultimo episodio, in onda venerdì scorso alle 22:48, ha raccolto il 20.18% di share con 3.547.827 telespettatori). Sempre ampiamente sopra i tre milioni di telespettatori, sfiorando a volte il traguardo dei quattro, si può tranquillamente dire che Grey's ha raccolto degnamente l'eredità di Dr House.
E' sempre più medical drama-mania in Italia come in America dove Grey's Anatomy si e' imposta diventando la grande rivelazione della stagione e battendo negli States mostri sacri come CSI e le ormai un po' malconce Desperate Housewives: una marcia trionfale coronata quest'anno dal Golden Globe come miglior serie drammatica. Con House i ragazzi del Grace Hospital di Seattle non hanno davvero nulla a che vedere: loro, guidati dalla dolce e delicata Meredith Grey, i pazienti li amano, capita anche che se ne innamorano e anche tra di loro sbocciano passioni travolgenti e si consumano tradimenti e voltafaccia in un'altalena di emozioni. Così, proprio nell'episodio conclusivo della seconda serie, va in onda la tragedia della morte di Danny, fidanzato e paziente di Izzie, una delle tirocinanti, mentre sembra volgere al bello la vicenda sentimentale della protagonista Meredith Grey (il titolo della serie gioca sull'omofonia fra il cognome della protagonista e Henry Gray, autore del celebre manuale medico di anatomia Gray's Anatomy, L'anatomia di Gray).
Lei si riavvicina al suo ex, che è anche il suo boss, il mago del bisturi Derek Shepherd il quale però le aveva taciuto l'esistenza di una moglie fedifraga. Un cast di grande qualità dove spiccano Ellen Pompeo (Meredith) e Patrick Dempsey (Derek), ma anche Sandra Oh (nel 2006 ha vinto il Golden Globe come attrice non protagonista), T.R. Knight (ha recitato di recente nel sequel dei Pirati dei Caraibi, La maledizione del forziere fantasma) e il turbolento Isaiah Washington, accusato di omofobia per aver insultato T.R.Knight, dichiaratamente omosessuale.