L’assessora alla Cultura torinese Francesca Leon ringrazia i lavoratori che assicureranno il regolare avvio della stagione: "Con la collaborazione di tutti, supereremo questo momento di difficoltà”.
Lo sciopero che, nei giorni scorsi, ha messo potenzialmente a rischio la Prima del Teatro Regio di Torino, dopo il recente allarme sulla situazione finanziaria dell’ente lirico del capoluogo subalpino, è stato scongiurato dall'assemblea dei lavoratori.
Questa sera alle ore 20 il debutto della stagione 2018/2019 si svolgerà regolarmente; in programma, Il Trovatore di Giuseppe Verdi, con la regia di Paul Curran e la direzione d’orchestra di Pinchas Steinberg. Tuttavia, permane lo stato di agitazione e gli oltre 300 dipendenti del teatro saliranno sul palco al termine della rappresentazione in segno di protesta.
Lavoratori, un patrimonio da tutelare
Durante l’assemblea di ieri – che ha fatto saltare la prova generale - è stato letto un documento a firma del sovrintendente William Graziosi: “Stiamo lavorando tutti allo stesso obbiettivo: permettere al Teatro Regio di continuare la sua missione culturale. […] Io credo fermamente che un piano di sviluppo debba passare attraverso il coinvolgimento dei lavoratori del teatro, che sono un patrimonio umano da tutelare”.
L’ombra delle misure strutturali
Le rappresentanze sindacali confidavano in un impegno della sindaca di Torino, Chiara Appendino, a non effettuare tagli, ad esempio, sugli stipendi dei lavoratori, ma con la diminuzione dei fondi statali del Fus per l’anno 2017 (circa 2 milioni di euro in meno) è ormai emerso chiaramente che non è più possibile rimandare l’adozione di misure strutturali di medio termine, da parte della Fondazione, per consentire la sostenibilità economica dell’ente.
Ora, l’attenzione è puntata sull'incontro di domani a Roma tra la sindaca Appendino e il ministro ai Beni e Attività Culturali Alberto Bonisoli. Rinnovando la fiducia – pur con molte riserve – ai vertici della Fondazione, la speranza dei lavoratori è che per il Teatro Regio si apra una fase nuova, in grado di guardare al futuro e sviluppare un progetto di rilancio per uno degli enti culturali più importanti del territorio piemontese.