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Canzoni dall'armadio verde il nuovo album degli Hueco

Canzoni dall'armadio verde il nuovo album degli Hueco

Anticipato dal singolo NON INVECCHIARE MAI su etichetta CNI music Canzoni dall’armadio verde il nuovo attesissimo album degli Hueco in vendita in tutti i negozi di dischi.

Dopo lo strepitoso successo di critica dell’album d’esordio ritorna il duo pompeiano retro-avant- garde con  Canzoni dall’armadio verde, un disco intimistico e corale, antico e moderno, struggente e arioso, multiforme e unitario. Un’originale avventura musicale per dare un respiro globale alla canzone italiana.

Esce a tre anni di distanza dal disco di esordio il nuovo cd degli Hueco, con la CNI music, la storica etichetta indipendente italiana, Canzoni dall’armadio verde, come il precedente, è una sorta di concept-album con una serie di citazioni interne e un sottile filo conduttore che lega tra loro le tredici tracce che lo compongono. Più diretto e maturo, più coinvolgente e suonato, meno artificiale, artificioso e meno di nicchia, l’album mette a fuoco e realizza appieno  le aspettative di Living in a bathroom/ Pensando all’amore, il primo album.

Fondamentale è stato l’apporto creativo di vari musicisti, soprattutto la voce grezza e vibrante di Paola Castiello che conferisce alla musica degli Hueco una caldo e profondo colore soul. La copertina, una china colorata opera dell’artista pompeiano Rosario Lamberti che si è ispirato ai brani del disco, sembra suggerirci da subito la chiave interpretativa dell’intera operazione artistica e musicale. Può ricordare da vicino certe cover degli album progressive anni 70, Scuola di Canterbury in primis. E la musica degli Hueco, nel suo essere musica di confine e di commistione - tra l’analogico, il digitale, l’elettrico e l’acustico, - nella sua fusione di generi senza pregiudizi di sorta, nella ricercatezza degli arrangiamenti ricchi di particolari e nel suo essere contemporaneamente musica di intrattenimento, di ricerca e d’autore è in questo senso “progressiva”. Certo, oltre che di David Bowie e di molto cantautorato classico del Bel Paese, gli Hueco sembrano essere figli dell’art-rock e dei Roxy Music. Soprattutto con questo disco.

Non invecchiare mai: Quasi una ballata popolare sul tempo che passa. In tempo dispari. Una fisarmonica sintetica un po’ francese, un giro di basso un po’ dub inglese, una chitarra acustica folk-dark, un clavicembalo, una tammorra e un groove di percussioni electro accompagnano un testo diretto e importante che sottintende Leopardi: “Il tramonto della luna soprattutto, in cui il Poeta paragona la vecchiaia ad una notte buia in cui viene a mancare anche il conforto della luce lunare. “Notte senza luna è la tua immagine”, canta Vittorio”.

Un accorato invito a restare sempre giovani nello spirito, a drogarsi "sempre di un nuovo stupore" per la vita, nonostante sia impossibile sottrarsi alle leggi del tempo che lascia sempre "solchi infertili", non soltanto sul nostro viso. Tutta napoletana è l’attitudine del gruppo alla contaminazione e al melting pot culturale.

Curiosità: il videoclip, che sarà pronto a breve, con la regia del poliedrico artista Dagon Lorai, vede come sfondo l’interno di un ospizio.

Nel singolo anche una versione goth-exotica del TUCA TUCA di Raffaella Carrà

 

HUECO (che in lingua spagnola vuol dire vuol dire cavità, mancanza, vuoto) è un progetto di musica pop italiana sperimentale nato più di un decennio fa dall'incontro di Vittorio Esposto (voce, testi e musiche) e Nino Velotti (piano, tastiere, testi, musiche e arrangiamenti), con la collaborazione di vari musicisti. Il duo pompeiano ha pubblicato l’album Living in a bathroom/Pensando all’amore (Cut Records/ PA 74 Music), disco di sintesi in cui insieme al cantautorato classico italiano convergono diversi stili musicali, dal beat all’elettronica sperimentale, da melodie mediterranee d’altri tempi a sonorità care al dark e alla new wave. La particolare voce da crooner di Vittorio (frontman del progetto e curatore d’immagine dedito da sempre alla musica e al canto oltre che alle arti figurative), interpreta liriche profonde e raffinate per lo più concepite da Nino, che, cresciuto in una famiglia di musicisti e laureatosi in Filosofia, oltre che di musica si occupa anche di narrativa e poesia (Pinocchio 2000, Fabbri Editori; La T-shirt bianca e altri racconti, Mondadori Education; Giardino di Pésah, Selezione "Premio Montale"; ecc.). Qualche brano strumentale dell’album è stato usato sulla RAI come colonna sonora a diversi servizi, mentre i due singoli estratti, Gioca il mondo e Magnifica ossessione, sono schizzati in vetta alle classifiche di gradimento radiofoniche indipendenti.

Cosa offrono di nuovo gli Hueco al panorama musicale? Vintage e avanguardia, tanta libertà creativa ricercando poesia e bellezza e cercando di “dare stile al caos” della contemporaneità.

Per ascoltare alcune tracce degli Hueco, potete visitare i seguenti links:

www.myspace.com/vittoriovisions

www.facebook.com/pages/Hueco