La celebre cantante Carmen Consoli e la presidente del Ravenna Festival, Cristina Mazzavillani Muti, si uniscono per un' iniziativa benefica: combattere l'atassia di Friedreich, una grave malattia genetica.
E' stato presentato questa mattina il concerto che la Consoli terrà al Pala De André di Ravenna la sera del 12 dicembre.
L' incasso sarà interamente destinato al Comitato Rudy-Onlus che si occupa di reperire fondi a favore della ricerca per trovare una terapia contro una malattia che provoca atassia (cioé mancanza di coordinazione nei movimenti) a causa di una degenerazione del midollo spinale e del cervelletto (che è un'importante centralina di controllo del movimento).
L'idea del concerto è nata dall'amicizia tra un giovane ravennate affetto da atassia di Friedrich, Christian Donato, e la cantante. "Ne abbiamo parlato in luglio - ha spiegato Donato - e Carmen si è messa subito a disposizione. Così assieme al Comitato Rudy e all'associazione internazionale Gofar, abbiamo chiesto e ottenuto il sostegno di Comune, Provincia e Regione per organizzare l'evento. L'incasso andrà interamente alla ricerca per la cura della malattia".
"In questo momento è molto importante sostenere l'equipe scientifica che stà portando avanti la ricerca- aggiunge Mira D'Agostino, una delle coordinatrici nazionali del Comitato Rudy- perchè è stata messa a punto una molecola che si stà rivelando efficace per combattere la malattia".
COS'E' IL RAVENNA FESTIVAL?
Il 14 luglio 1997 Ravenna Festival ha aperto un nuovo capitolo della sua storia tracciando la prima delle sue "Vie dell'amicizia", attraversando il mare Adriatico per raggiungere Sarajevo, la città martire bosniaca.
Le note dell'Orchestra e dal Coro della Scala, sotto la direzione di Riccardo Muti, riaccesero l'orgoglio e il profondo senso di dignità umana di un popolo che voleva lasciare alle spalle l'orrore e la ferocia di una guerra fratricida, per riconquistare, grazie alla musica, la serenità perduta.
Pur avendo nella musica il proprio codice di elezione, il Festival è una manifestazione multidisciplinare che opera con produzioni originali dall'opera ai concerti, alla danza, al jazz, alla musica etnica, al teatro drammatico, alla sperimentazione, al cinema, ai convegni e alle esposizioni.
Uno dei tratti distintivi del Festival è la frequentazione del ricchissimo e straordinario patrimonio monumentale cittadino. Non solo i teatri, ma le splendide basiliche bizantine, i chiostri, le piazze e le archeologie industriali sono le scenografie che attribuiscono un fascino particolare alla rassegna e la valorizzano grazie a quel magico nesso che si stabilisce fra arte e musica.
Fonte: Emilianet.it
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