Dal 20 al 24 Settembre per la prima volta l’Auditorium Parco della Musica ospiterà interamente nei suoi spazi « Una striscia di terra feconda », il festival franco-italiano alla sua XII edizione, dedicato al jazz ed alle musiche improvvisate, con la partecipazione delle realtà più innovative del panorama musicale francese e italiano.
Si punta quest’anno sui solisti più affermati senza dimenticare giovani talenti da valorizzare, nonché produzioni originali proposte in prima assoluta. Tra gli ospiti del festival, il compositore e pianista Ludovico Einaudi che presenterà in prima assoluta il progetto « Nightbook » e la PMJO – Parco della Musica Jazz Orchestra, con un ospite d’eccezione, il clarinettista Michel Portal. Come sempre verranno presentati gruppi di giovani talenti, sia francesi (in Italia in prima nazionale) che italiani : OZMA, il duo Angelini - Falzone, il quartetto di Emile Parisien e Il Santa Cecilia Jazz Ensemble, gruppo finalista del prestigioso « Premio delle arti » conferito dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e Ricerca ai migliori allievi dei corsi di jazz dei Conservatori Italiani . Da segnalare infine il quintetto di Louis Sclavis, il duo Paolo Damiani e Danilo Rea, il progetto dei Quintorigo su Charles Mingus, con la partecipazione di Luisa Cottifogli e il ritorno del quintetto « Baby Boom II » di Daniel Humair.
Il festival « Una striscia di terra feconda » nasce nel 1998 dall’antica amicizia tra Paolo Damiani, musicista, direttore dal settembre 2000 al 2002 dell’Orchestra Nazionale di Jazz Francese, direttore artistico del festival “Rumori Mediterranei” di Roccella Jonica e Armand Meignan, presidente dell’AFIJMA (Association des Festivals Innovantes en Jazz et Musiques Actuelles) che raggruppa 35 festival francesi tra i più innovativi e aperti alla ricerca, nonché direttore dei festival di Le Mans e Nantes. La scommessa era quella di inaugurare a Roma uno spazio vitale per quelle musiche di frontiera difficilmente classificabili o riducibili alle anguste categorie di genere.
Per la prima volta un festival fa da punto di incontro tra due Paesi europei influenzando in modo profondo e duraturo la programmazione di musicisti francesi in Italia e di musicisti Italiani in Francia. Sono già sei anni infatti che alcuni fra i più importanti festival francesi (Grenoble Jazz Festival, Banlieues Bleues, Europa Jazz Festival du Mans, Jazz Sous les pommiers, Jazz en Luberon, Paris Jazz Festival, Jazzèbre Perpignan, Strasbourg, Reims Jazz Festival e Rencontres Internationales de Djazz de Nevers) ospitano un « ritorno » in Francia di « Una striscia di terra feconda » programmando numerosi gruppi italiani (Trio Radici, Gianluigi Trovesi nonet, Pino Minafra quartet, Mediana, Carlo Actis Dato, il duo Rea-Damiani, Rita Marcotulli, Enrico Rava quartet …) e sempre nel quadro di serate a programmazione franco-italiana. « Una striscia di terra feconda » è diventato oggi il luogo privilegiato di scambi fruttuosi tra i musicisti dei due paesi, tra i festival francesi ed italiani e il punto di partenza di creazioni musicali comuni.
Regione Lazio - Assessorato alla Cultura, Spettacolo e Sport
Fondazione Musica per Roma
In collaborazione con
Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, Ministero Francese della Cultura, FCM (Le fond pour la création musicale), Culture France, CNV (Centre national de la chanson, des varietés et du jazz), SACEM, AFIJMA, Saint Louis music college
Direzione artistica : Paolo Damiani e Armand Meignan
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