- IN QUALE MOMENTO DELLA SUA VITA SILVIA COLLOCA SANREMO?
Arriva in un momento delicato, abbiamo lavorato ad un disco che esce il 20 e quindi siamo molto carichi. E cavalco così l'onda di Sanremo. Il progetto è grande, i pezzi sono di Pino Daniele, uno è di Niccolà Agliardi. Diciamo che noi abbiamo svolto il 50% del lavoro, l'altro spetta al pubblico. L'album include il pezzo che presento a Sanremo, quindi diciamo che c'è un piccolo assaggio di quello che contiene. E' un rock latino, quattro mesi fa mi è stato proposto da Pino Daniele. Io vengo dal jazz e dal blues, lui è stato molto delicato nel propormelo, non ha forzato la mano, ma è nelle mie corde mentis. Abbiamo appena finito di girare il videoclip curato da Gaetano Morbioli, uno dei più grandi artisti del clip in Italia al momento. Insomma sono trepidante nell'attesa.
- IL BRANO CHE PRESENTI E' "UN DESIDERIO ARRIVERA'"
Si è il brano che mi ha permesso di conoscere Pino. Ho capito subito che era nelle mie corde. E' un pezzo rock ma molto dolce perchè ci sono gli archi di fondo. Quando l'ho provata sul palco di Sanremo il mio lato sinistro era tutto un brivido, perchè dal quel lato sono posizionati gli archi e sentire che accompagnano il tuo brano è una grande emozione. E' una canzone che parla delle donne, della loro forza inaspettata, perchè seppur fragili riescono nei momenti critici a far uscire una forza che risolleva il mondo. Pino ha una sensibilità particolare nel descrivere l'universo femminile. Per me è un onore portarla al festival. La stesura musicale è nata e cresciuta con le sue caratteristiche, arabeggianti e latine, ed è il suo segno distintivo, trapela dalla canzone e dal disco. E' dedicata alle donne che cadono, a quelle che traggono la loro forza dalle lacrime.
- QUALE E' IL TUO DESIDERIO PIU' GRANDE?
Raggiungere la serenità, attraverso una serie di cose come l'essere appagata nel lavoro, nell'amore, negli affetti. Anche se costantemente abbiamo dei problemi, vorrei essere serena almeno per buona parte della mia esistenza.
- CHE SEGNO HA LASCIATO L'ESPERIENZA DI X FACTOR?
Non ha lasciato segni particolari. E' un'esperienza che mi è piaciuta e mi ha divertita, durando il giusto.
Forse la cosa eccezionale è il fatto che mi ha portata a lavorare a questo disco e lasciare una traccia tangibile nel mondo musicale.
- TU SEI UNA CANTANTE DI JAZZ E BLUES. COME MAI LA SCELTA DI QUESTI GENERI, SE C'E' UNA MOTIVAZIONE DIVERSA DALLA NATURALE PREDISPOSIZIONE VOCALE?
Perchè sono una persona curiosa, non so se è un pregio o difetto, ma lo sono! Frequentavo un laboratorio vocale dove si insegnava canto jazz e blues. Non sapevo cosa fossero e mi è venuta voglia di sapere. Mi sono avvicinata a questo laboratorio vocale ed ho capito quale fosse la musica. Sono generi che ti spingono all'ascolto, ti predispongono all'ascolto, ti fanno cercare cose nuove, anche artisti che non si conoscono. E' stato un incontro assolutamente strano, che mi ha cambiato la vita, in tutti i sensi. Mi ha portata ad alleggerire il mio carico vocale, imitavo le performance di Houston e Carey ed ho capito che determinati abbellimenti erano evitabili. Ho tolto tutte le sovrastrutture e sono arrivata all'essenza, a curare l'interpretazione.
- CON CHI SOGNI IL CONCERTO PER ECCELLENZA?
Bè con il re per eccellenza: Michael Jackson!
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