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Mika, No Place in Heaven: 'Basta paranoie, vi racconto chi sono'

Mika, No Place in Heaven: 'Basta paranoie, vi racconto chi sono'

L'ultimo album della pop star mondiale è il più intimo e trasparente della sua carriera. Mika si confessa senza filtri in 17 nuovi brani. L'intervista.

"No Place In Heaven" è il nuovo album di Mika, disponibile su piattaforme digitali dal 15 giugno e nei negozi dal 16, distribuito da Virgin/Emi per Universal Music. Un disco la cui realizzazione è stata molto importante, per l’artista anglolibanese, come lui stesso ci racconta durante il nostro incontro a Milano: “Quando ho finito questo album ero quasi triste all’idea di dover lasciare andare ciò che ho fatto in tutti questo arco di tempo. Ho voluto fondere l’intimismo con il pop classico anni’70, come per esempio Elton John”.

Un titolo, No Place in Heaven, che a prima vista sembra triste ma in realtà non lo è affatto. “Non è pessimista. E non voglio un posto in paradiso. Chiaro, se un giorno dovesse esserci tanto meglio, ma se non c’è va benissimo ugualmente. In realtà, l’intento principale di No Place In Heaven è buttare fuori la paranoia della vergogna, cosa che ho sentito molto perché è caratteristica della mia parte di cultura libanese. Voglio raccontare chi sono”.

Per Mika, raccontare se stesso è una cosa relativamente nuova “Fino a 5 anni fa non parlavo mai di me, nemmeno dell’incidente di mia sorella. Adesso, invece, mi racconto. In All That She Wants parlo del rapporto che ho con mia madre. So che, per il 90%, è fiera di me e di quello che sono e faccio. Per il rimanente 10%, ogni tanto, pensa che avrebbe desiderato un figlio con una vita più stabile, con mogli, figli e lavoro in ufficio. Invece, poverina, la porto sempre in giro.

Nella tracklist troviamo anche un brano dedicato a Freddie Mercury, Last Party “Freddie Mercury e i Queen sono stati fondamentali nella mia formazione di musicista. Avevo 14 anni e provenivo dal mondo classico ma dentro di me covavo il desiderio di fondere le mie influenze classiche e il pop. Dopo aver scoperto i Queen, ho realizzato che era possibile. Oggi sono amico con Roger Taylor e, soprattutto, con Brian May”.

In Italia lo vedremo impegnato per la terza volta a X Factor, ma Mika è anche coach in The Voice Of France “Per me fare il giudice o coach è molto importante. Talvolta mi hanno detto che ho fatto delle scelte di m…. per i miei ragazzi, ma esprimo il mio modo di essere e i miei gusti. Ad esempio, nella terza edizione di The Voice sono stato l’unico a girarsi per Kendji, un giovane concorrente zingaro. Ad oggi, questo ragazzo ha venduto 1.200.000 copie”.

Tra giugno e settembre Mika farà sei concerti in Italia, tra cui una data a Taormina al Teatro Antico  e il 27 settembre al forum di Assago. Ma il cantante è assolutamente certo di una cosa “non vedrete mai led ad un mio concerto, perché non è il genere di cose che amo. Il mio senso estetico è basato su cose autentiche e fatte a mano”.