Nella città di Lipsia poco meno di un anno fa, venivano registrati dal vivo i cinque concerti per tastiera di Johann Sebastian Bach. Protagonisti di questa iniziativa due bachiani d’eccellenza riconosciuta: Riccardo Chailly con l’Orchestra del Gewandhaus e Ramin Bahrami, pianista iraniano che ha dedicato tutta la sua vita artistica al compositore.
DAL 22 MARZO NEI NEGOZI DI DISCHI E IN DIGITALE
LA CORNICE
La cittadina tedesca è il contorno perfetto per questa registrazione: proprio qui Bach eseguì per la prima volta questi capolavori, presso il Caffè Zimermann. In questa cornice conviviale il compositore raggiunse un altissimo vertice di spiritualità, dicotomia che oggi lo fa descrivere dai due artisti come «il compositore più universale, più cosmopolita che oggi abbiamo perché il suo è un pensiero senza limiti e senza barriere».
LA REGISTRAZIONE
Un Bach sinfonico ma essenziale, senza l’uso del pedale ma con strumenti moderni, non un semplice dialogo tra pianoforte e orchestra ma piuttosto un unicum, l’uno è fonte dell’altro ed entrambi concorrono a costruire una polifonia globale perfetta.
Questa visione delle partiture e delle sonorità dà origine ad una registrazione unica, che contiene una forza interpretativa e sonora finora inesplorata che si percepisce fin dalle prime battute.
I PROTAGONISTI
Riccardo Chailly è reduce dello strepitoso successo della Rapsodia in Blu
►Oltre 20 settimane ininterrotte (22 nel momento in cui scriviamo) nella classifica pop di cui 3 nella Top Ten
►Disco d’oro, oltre 55.000 copie vendute
►Il 2010 è stato per lui anche l’anno delle registrazioni bachiane con tre uscite discografiche d’eccellenza: i Concerti Brandeburghesi, la Passione secondo Matteo e l’Oratorio di Natale
Ramin Bahrami è considerato uno dei più importanti interpreti bachiani in attività
►Ha già conquistato le vette della classifica pop con l’Arte della Fuga
► Bach è diventata la sua missione artistica per un’incredibile serie di coincidenze familiari e politiche che l’hanno portato a lasciare l’Iran e trasferirsi prima in Italia e poi in Germania.
► “Un mago del suono, un poeta della tastiera… artista straordinario che ha il coraggio di affrontare Bach su una via veramente personale…”(Leipziger Volkszeitung, dai concerti tenuti a Lipsia nel 2009).