Polemiche sul Benigni-show: "costa troppo"

Polemiche sul Benigni-show: "costa troppo"

Non si può mai stare tranquilli quando c’è di mezzo Roberto Benigni. Perché ha la lingua lunga. Recita battute dissacranti. Fa piangere troppo con La vita è bella. Non fa ridere abbastanza con La tigre e la neve. Prende in braccio Berlinguer. Butta a terra la Carrà. Dice Wojtylaccio al Papa. E adesso, ultima polemica in corsia di arrivo, costa troppo per la Rai. Che Benigni dovesse tornare su Raiuno è cosa nota non foss’altro perché l’aveva ripetuto più volte il direttore Del Noce. Come e quando, però, è ancora in discussione. Forte del successo, ma che successo!, che sta ottenendo con il suo Dante lanciato quest’estate in piazza Santa Croce a Firenze e approdato da un mese al Tendone sotto Monte Mario a Roma, Benigni avrebbe proposto a Raiuno uno spettacolo in prima serata sul modello di quello che sta portando in giro per l’Italia: un primo tempo tutto sull’attualità politica, un secondo tutto su Dante e la «Divina Commedia». Ma questo sarebbe un exploit unico. E a Raiuno non basta. Ecco, perciò, che l’azienda avrebbe offerto a Benigni anche 12 puntate di seconda serata, nell’orario che è del Porta a porta di Vespa, ricavate da pezzi e pezzetti della sua tournée, da mandare in onda subito dopo la seratona-speciale, tra dicembre e febbraio. Ma quanto costerebbe questa «Benignata» targata Rai? A rivelarlo è l’ex ministro delle Comunicazioni di An Maurizio Gasparri che parla di circa 8 milioni di euro, di cui 2 e mezzo per lo show inedito e 4 milioni e 800mila per le 12 seconde serate. «La Rai fa bene ad assicurarsi Benigni - ha dichiarato Gasparri -. Ma cosa diranno le vestali della tv pubblica di questi compensi in tempi di polemica sugli sprechi di Stato?». E’ ovvio che, prima ancora che il direttore generale Claudio Cappon possa chiudere l’accordo mandando il contratto al consiglio d’amministrazione per la ratifica, si saranno già creati due schieramenti: quelli di destra che si scandalizzano per l’alto costo di Benigni, ex comunista mangia-bambini, e quelli di sinistra imbarazzati ma costretti a difenderlo per solidarietà di parte. Ciò che non si può mettere in discussione sono i risultati ottenuti da Benigni ogni volta che è andato in tv. E se gli ascolti per una tv generalista sono tutto, è ovvio che la Rai sia disposta a pagarlo molto. Più di ogni altro.