Satira sul Papa, Fiorello e Littizzetto insistono

Satira sul Papa, Fiorello e Littizzetto insistono

Ma lo showman siciliano si limita a una battuta: «L'imitazione di padre Georg? Ma io volevo fare Don Backy. Tutta colpa di Baldini» Non saranno stati fuochi d'artificio, ma né Fiorello né tantomeno Luciana Litizzetto si sono tirati indietro dopo le polemiche seguite alla presa di posizione del quotidiano dei vescovi, Avvenire, sulla satira contro papa Benedetto XVI e il suo assistente padre Georg. Entrambi - in onda praticamente in contemporanea rispettivamente su Raiuno e su Raitre - non si sono lasciati sfuggire l'opportunità di inserire nei rispettivi copioni battute e allusioni a sfondo «vaticanesco». Lo showman siciliano si è tuttavia limitato ad una veloce e tutto sommato innocente battuta che gli ha consentito di glissare e di puntare su altri pezzi celebri del suo ultimo repertorio, come l'imitazione di Gianni Morandi, e sul botta e risposta con il suo specialissimo ospite, l'amico Mike Bongiorno, già suo «complice» in alcuni spot pubblicitari. Fiorello non si è cimentato nell'imitazione del pontefice e neppure in quella del suo assistente padre Georg, lanciata con successo dai microfoni di VivaRadiodue. Ma in uno dei suoi interventi ha spiegato che la colpa di quanto accaduto è tutta della sua «spalla» radiofonica (e per l'occasione anche televisiva), il dj Marco Baldini: «In un'intervista dicevano che faccio "una satira vigliacca", se devo chiedere scusa mi prendo tutte le responsabilità, ma sull'imitazione di padre Georg la colpa è di Baldini. Io gli avevo detto: "faccio Don Mazzi", ma lui mi ha detto "fai padre Georg"; dovevamo fare Don Backy, così si arrabbiava solo Celentano... Finiamola qua, vi vogliamo bene». Fiorello non è andato oltre, deludendo forse chi si aspettava qualche affondo più coraggioso.