Teatro

Arriva in Italia il vincitore del Festival di Edimburgo

Arriva in Italia il vincitore del Festival di Edimburgo

Arriva in Italia al Teatro I di Milano (dal 22 al 24 febbraio) lo spettacolo più acclamato all’ultimo Festival di Edimburgo, vincitore del Total Theatre Awards 2008. Once and for all we’re gonna tell you who we are so shut up and listen è uno spettacolo scritto e pensato esclusivamente per interpreti teenagers: sul palco 13 giovanissimi, tra i 14 e i 18 anni, per rappresentare tutte le differenti fasi tra l’infanzia e la giovinezza.

L’obbiettivo della performance è rappresentare il paradosso della pubertà, il periodo della libertà per antonomasia: quando si può diventare qualsiasi cosa, tutto è ancora possibile, e non si ha ancora la responsabilità della vita adulta. Ma d’altra parte cresce l’autocoscienza, ogni mossa che si compie è osservata, esaminata, e diventa naturale cercare una via di fuga da questo sistema.

In Once and for all l’irrequieta energia degli adolescenti non è presentata come una forza distruttiva, ma come il piacere di oltrepassare i limiti, di esplorare i propri confini senza che nessuno possa domandare il perché e il percome. In scena i tredici giovanissimi interpreti sono di volta in volta ribelli, aggressivi, vulnerabili, calmi, che giocano come bambini, ma finiscono per rivelarsi talvolta sorprendentemente adulti. Lo spettacolo sarà presentato per la prima volta a Teatro i in lingua italiana.

«Da ragazzo, quando mi capitava di lavorare in produzioni di e per adolescenti, avevo la sensazione che ci si potesse divertire più fuori dal palco che sul palco. Once and for all intende dimostrare la possibilità del contrario». Alexander Devriendt

Once and for all è la prima coproduzione del gruppo Ontroerend Goed con Kopergietery, la casa del Teatro Ragazzi di Gand, ed è la prima opera realizzata dal gruppo belga esclusivamente con attori teenager. Il regista Alexander Devriendt e l’autore Joeri Smet hanno preparato questo lavoro con un lungo lavoro sul campo insieme ad alunni delle scuole secondarie impegnati nelle rispettive recite scolastiche, rifiutando di lavorare sulla scorta di un testo esistente, ma cercando al contrario di innescare un processo creativo nel quale le esperienze dei giovani protagonisti e la loro concezione artistica potessero arrivare a fondersi.