Teatro

CESENA: AL VIA LA RASSEGNA "INCUNABULA"

CESENA: AL VIA  LA RASSEGNA "INCUNABULA"

Si svolgeranno nella vecchie aule del Teatro Comandini di Cesena, già scuola di fabbri e tornitori del ferro, le Giornate internazionali di immaginazione teatrale, danza, musica, computer art che, distribuite tra febbraio e aprile e organizzate dalla Socìetas Raffaello Sanzio, portano il nome di "Incunabula". Una rassegna, anche se breve, e ogni singola forma d’arte, spiegano gli organizzatori, "possono ricevere un senso ulteriore dalla rottura delle abituali recinzioni di genere e dalla ricerca di una confluenza di analisi e di tensioni istintive". Le "Giornate" infatti presentano diverse forme dello spettacolo dal vivo, teatro, danza, musica e computer-art. La danza, in particolare, è l´arte che mette in relazione l´idealità musicale e l´imitazione teatrale del reale, e forse Incunabula vede la presenza preponderante di quest’arte proprio per marcare la tensione tra astrazione e fisicità, tra idea e fatto, che orienta queste Giornate di Immaginazione. "Se la Danza assume una veste mediatrice - continua la presentazione - è la Musica l’arte più egemonica, perché la sua logica numerale, assieme all’atmosfera stratificata da fasci di luce emotiva, alimenta ogni spettacolo qui presente. Un’altra dilatazione del cono ottico che include le Giornate, è data dalla provenienza degli artisti: tutti stranieri, eccetto la Socìetas Raffaello Sanzio stessa e gli ZU, musicisti romani, votati alla sperimentazione." La via espressiva dominante di Incunabula è l’azione muta; il dire senza parole, così che sono la musica e la danza, soprattutto, a porsi come forme d’arte prevalenti. Il non parlare è come un programma, che viene osservato per capire l’avvento e l’essenza della parola, è il silenzio di chi manifesta un pensiero non definito dalle parole, o inesprimibile con le parole. Queste Giornate, sebbene la parola, quasi, non vi compaia, sono uno sperimentare la parola; giornate sperimentali della parola, ma si tratta di un corteggiamento del linguaggio umano verbale, prima della scoperta di qualsiasi alfabeto; o di una nostalgia, dopo l’usura e la consumazione della parola. Anche la danza e la musica, arti tradizionalmente esonerate dal dominio della parola, tessono invece, qui, parole, più che schemi coreografici o discorsi melodici: alludono continuamente alla parola, anche nella sua mancanza. Dieci sono in tutto gli appuntamenti che si svolgeranno nelle sale del Teatro Comandini e del Teatro Bonci di Cesena. In apertura la performance del gruppo belga Abattoir Fermé, collettivo di giovani creatori (per la prima volta in Italia) che ricercano nuove tematiche e drammaturgie a partire da una fascinazione per l’underground, l’outsider e tutto quello che esce dalla norma. Ancora per il teatro Raimund Hoghe, coreografo tedesco già drammaturgo di Pina Bausch che, con lo spettacolo Another Dream conclude una trilogia intima sul passato della Germania del 900 e la Socìetas Raffaello Sanzio, al Teatro Bonci con Br.#04 Bruxelles, quarto episodio della Tragedia Endogonidia, che solo raramente è stato presentato in Italia. Da non perdere, per gli appassionati della danza, Jonathan Burrows e Matteo Fargion (danzatore l’uno, musicista l’altro) con gli spettacoli Both Sitting Duet e The Quiet Dance, delicate e toccanti performance giocate su una profonda sintonia e un rigoroso minimalismo dove ogni singolo dettaglio contribuisce a creare una partitura del tutto singolare di suoni e movimenti ritmici; la danzatrice svizzera Cindy Van Acker, accompagnata dal vivo da quattro musicisti, in Corps 00:00, sperimenta il gesto involontario - accanto a quello consapevole - nell’intento di arrivare a un movimento indipendente che la mente non è in grado di ottenere. Chiude la sezione dedicata alla danza il ballerino francese Boris Charmatz, che con la performance Les Disparates presenta sul palco del Teatro Bonci un dittico che si muove tra cinema e coreografia. Infine le giornate dedicate alla computer art e alla musica, concepite in forma più estesa grazie al contributo dell’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna. La prima prevede la doppia performance dell´americano Zachary Lieberman e del gruppo inglese Semiconductor, nello stretto connubio tra tecnologie avanzate, animazione digitale e impulso musicale. Per la musica, i concerti del noto gruppo americano Boom Bip e la musica magnetica degli italiani ZU, gruppo cult che presenterà brani dal suo nuovo album. Info: 0547 25566 www.teatrobonci.it