Teatro

Col sole in fronte del Balletto Civile, al Teatro Aurore di Marghera

Col sole in fronte del Balletto Civile, al Teatro Aurore di Marghera

Sabato 26 febbraio, a Marghera, la Stagione di Teatro Contemporaneo propone lo spettacolo vincitore del Premio della Critica 2010, “COL SOLE IN FRONTE”, IL NORDEST  ALLA PIETRO MASO DI BALLETTO CIVILE. Firmato da Michela Lucenti e Maurizio Camilli, il lavoro raconta una generazione guascona e violenta, affascinata dalla sfrontatezza e dall’impunibilità. E, per approfondire, un incontro con la compagnia e uno con Gianfranco Bettin.

“Io mi chiedo se proprio quei figli, che noi siamo tentati di definire come mostri, non siano invece i figli più logici, più sinceri, più coerenti al sistema di cui noi stessi siamo protagonisti”: così si espresse David Maria Turoldo riguardo al delitto Pietro Maso. E sulla scia di queste riflessioni Balletto Civile porta in scena al Teatro Aurora di Marghera (VE), sabato 26 febbraio (ore 21), “COL SOLE IN FRONTE”: uno spettacolo sulle violenze di un Nordest sfrontato e spavaldo, cresciuto con il mito del rampollo piacione, che nella scorsa stagione ha conquistato l’Associazione Nazionale Critici di Teatro che ha deciso di assegnargli il Premio della Critica ANCT 2010.

“COL SOLE IN FRONTE” si inserisce all’interno della sezione Das Unheimlich – Il Lato Oscuro della Stagione di Teatro Contemporaneo del Teatro Aurora di Marghera. In scena Maurizio Camilli, che ha ideato lo spettacolo e ne ha firmato la drammaturgia, lavora insieme a Ambra Chiarello sulla scrittura fisica e sulla messa in scena di Michela Lucenti per costruire la figura di un giovane rampollo di una famiglia della borghesia industriale veneta che si ritrova orfano di padre, morto in un incidente all'interno della loro fabbrica in circostanze misteriose. Vive con una giovane badante mulatta, una figura silenziosa e ambigua sempre presente nella sua bella casa chic, rassettando e sistemando l'arredamento e il rampollo. La madre ancora vivente rappresenta un ostacolo al raggiungimento del suo fine ultimo: una vita agiata senza nessuno che lo disturbi.

Un ritratto di uno dei “nuovi mostri corredati di tutte le giustificazioni – commenta Maurizio Camilli -, ma senza attenuanti di bipolarismi e schizofrenie. Una semplice propensione al male, istintiva e ambientale. In Veneto il benessere è più o meno diffuso e ormai non è più una questione di soldi. Ora si cercano scorciatoie per arrivare il prima possibile al maggiore risultato con il minimo sforzo, e con qualsiasi mezzo”. In uno scenario dominato dalla mancanza di poesia, la violenza si diffonde, visibilmente: “c'abbiamo fatto l'abitudine, dall'oratorio alla fabbrica, ed è divertente: per questo viene facilmente tollerata e condonata. Portiamo in scena un rampollo simpatico e violento: e c'è il rischio che alla fine piaccia”, conclude Camilli.   Emerge infatti una figura simpatica e guascona, che affronta la vita con grande sfrontatezza e senso di impunibilità e proprio per questo arriva a compiere un atto efferato: grazie ad un'azione danzata e ad una drammaturgia frammentaria, lo spettacolo lascia però aperta la possibilità di interpretare chi sia veramente il destinatario della sua violenza.

“Abbiamo lavorato come se il nostro protagonista fosse non solo figlio di quel Nord Est aspro e violento - scrive Michela Lucenti-, ma figlio dello stesso ferro, della ruggine, del freddo che entra nelle ossa e non se ne va più. Il cuore non riceve, non riceve ma questo uomo è bellissimo, bellissimo per niente”.

Per approfondire i temi dello spettacolo, il ciclo LE GRAMMATICHE DELLA SCENA di Esperienze – Giovani a Teatro propone due appuntamenti di accompagnamento alla visione: un incontro pubblico con la compagnia (sabato 26 febbraio, ore 18, al Teatro Aurora) e un secondo momento di confronto, programmato per mercoledì 9 marzo (ore 18) al Centro Candiani di Mestre, durante il quale il sociologo Gianfranco Bettin  affronterà il tema “Tra falsi miti e facili conquiste: ideologie e comportamenti dei giovani del Nordest”. La partecipazione agli incontri è aperta a tutti, in particolare ai tesserati GAT e PROF Card, ed è gratuita.

I  biglietti  per "COL SOLE IN FRONTE" (12 euro intero, 10 euro ridotto, 9 euro ridotto carnet, 6 euro ridotto allievi scuole di teatro e danza) sono in vendita on line su www.vivaticket.it, telefondando al num. 89.24.24 Pronto Pagine Gialle®, e al Teatro Aurora dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 17.  Sabato la biglietteria apre  alle 18. I tesserati GAT Card e PROF Card del progetto Giovani a Teatro della Fondazione di Venezia pagheranno il biglietto 2,50 euro. 

Informazioni per il pubblico:
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Tel. 041-932421, [email protected]
www.questanave.com