Teatro

Dedicato... a Sara, al Museo dell'Ara Pacis

Dedicato... a Sara, al Museo dell'Ara Pacis

Venerdì 26, sabato 27 e domenica 28 novembre, nell’ambito delle manifestazione "Roma in Scena", nella splendida cornice del Museo dell’Ara Pacis, il teatro Golden e Crossover presentano il concerto per voce, musica, danza e immagini “Dedicato a… Sara”. Scritto da Giuseppe Manfridi, musiche di Luois Siciliano. La voce recitante è di Marina Polla de Luca, mentre Laura Ruocco interpreta le coreografie di Manolo Casalino. Le immagini sono di Andrea Baracca.

Lo spettacolo racconta la storia di Sara, una donna che visse realmente a cavallo tra il Cinque e il Seicento nel ghetto ebraico di Venezia. Il suo epitaffio ce la tramanda bella pallida e bionda.
Sara amava leggere quanto amava scrivere. La fame di versi, da cui era attratta, la portò, infine, a imbattersi ne ‘La Regina Esther’, una sterminata sequela di endecasillabi ben foggiati scritta da un cattolico bolognese che seppe incantare la fanciulla.
Sara gli scrisse; lui le riscrisse e lei, come dirà la nostra protagonista, gli riscrisse ancora, fino ad innamorarsi di quell'uomo che non incontrò mai e che una sola cosa insisteva a chiederle: di convertirsi al cattolicesimo. La vera Sara rifiutò di convertirsi e qui finisce la vicenda storica …

La finzione scenica e poetica inizia quando l’autore immagina cosa sarebbe successo nell’anima di Sara se lei avesse accettato di rinnegare la sua religione e si fosse convertita al Dio dell’uomo che tanto amava..

Da qui nasce il colloquio di Sara con un “Padre” immaginario, un Dio che la donna spesso confonde e sovrappone all’uomo amato. Sara si perde nella sofferenza del dover scegliere tra il suo Dio e l’uomo che ama. Fino a scegliere di abbandonarsi al gesto estremo.

Uno spettacolo coinvolgente dove oltre a Marina Polla de Luca, che interpreta i versi, e a Laura Ruocco che danza la passione, l’amore ed il dolore saranno protagonisti sul maestoso palcoscenico dell’Ara Pacis la musica del maestro Louis Siciliano e le immagini di Andrea Baracca.