ParmaDanza chiude la sua quinta edizione con il classico dei classici, La Bella addormentata nel bosco, danzato dal Corpo di Ballo del Teatro alla Scala, protagonista al Teatro Regio di Parma dal 29 al 31 maggio. La celebre versione coreografica di Rudolf Nureyev, messa in scena per la prima volta nel 1966 proprio per la compagnia scaligera, si volge a cogliere lo spirito dell’originale creato in Russia nel 1890.
Al suo debutto al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo, il balletto che aveva unito il genio coreografico del maître de ballet francese Marius Patipa, la musica celestiale e malinconica di Pëtr Il´ic Chajkovskij, il gusto squisito del direttore dei Teatri Imperiali Ivan Vsevolochkij, fece sensazione. Memore della tradizione, ma capace di rileggerla a suo modo e con moderna sensibilità, Nureyev riprese più volte negli anni la sua Bella per le maggiori compagnie di balletto e con crescente successo, fino alla definitiva versione del 1993, che proprio per la Scala di Milano immortalava lo splendido sfarzo della corte di Versailles nel prezioso allestimento di Franca Squarciapino, ineguagliabile per la fastosa grandiosità del décor e la miniata bellezza dei costumi.
Per i tableaux che si susseguono fiabeschi e scintillanti, il ballerino russo concepì una scrittura coreografica complessa e rigogliosa, per personaggi animati e talora inquieti, in un susseguirsi di incantevoli visioni tra re e regine, principi e principesse, fate buone e cattive, e alla festa di nozze i protagonisti delle fiabe di Perrault, come il Gatto con gli stivali e la Gatta Bianca, l’Uccellino azzurro e la Principessa Fiorina, in un tripudio di danze d’ensemble e divertissements, passi a due e variazioni.
Accanto ai brillanti ballerini scaligeri, nelle vesti del Principe che Nureyev modellò a propria immagine regalandogli spessore di personaggio e sublimi assoli, è atteso per le prime due recite il giovane virtuoso Leonid Sarafanov, primo ballerino del Balletto del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo e nuovo astro delle scene internazionali. Accanto a lui, nel ruolo della Principessa Aurora, la prima ballerina scaligera Gilda Gelati, già ammirata a Parma - sua città natale - nelle precedenti tournée della compagnia. Di eguale interesse il secondo cast, in scena per l’ultima recita, con la ballerina francese Sophie Sarrote nel ruolo del titolo e nelle vesti del Principe Désiré il giovane Massimo Garon, formatosi all’Hamburg Ballett Schule-John Neumeier, perfezionatosi all’Accademia Vaganova di San Pietroburgo, sicura promessa del Teatro alla Scala.
Ad eseguire la fiabesca partitura chajkovskiana sarà l’ Orchestra del Teatro Regio di Parma, con la direzione del maestro David Garforth.
Due gli appuntamenti proposti nell’ambito de La danza dietro le quinte a cura di Valentina Bonelli in occasione della presenza della prestigiosa compagnia di balletto: lunedì 28 maggio alle ore 18.00 l’incontro con il direttore del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala Frédéric Olivieri e con i ballerini protagonisti delle recite parmigiane. A seguire, alle ore 18.45, il pubblico potrà assistere alla classe del corpo di ballo scaligero.
Info: 0521 039366 - 039369
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