Il 10 Marzo 2011 al Teatro Artigiano di Massenzatico (RE), verrà inaugurata la mostra collettiva di pittura urbana La memoria non si cancella di Zibe, Santy e Göla.
Figli degli anni ottanta i tre giovani artisti Zibe, Göla e Santy hanno in comune la passione per un’arte muraria connotata da un forte senso di impegno sociale, di denuncia della condizione giovanile degli abusi fatti sugli animali. La mostra vuole offrire l’opportunità a giovani artisti di incontrare un pubblico sempre più capace di individuare nella loro forme d’arte un percorso di rinnovamento che parlarla dell’oggi. Il murale ha struttura onirica, ha in assoluto l’identità del sogno, il sogno di creare un mondo migliore.
Zibe nato a Città del Messico nel 1981 vive e lavora Milano. Fin dal 1994 si avvicina ai murales con spray e graffiti sui muri di Milano che segnano l’inizio di un’inarrestabile produzione di posters, stickers e stencils con i quali nel corso degli anni svilupperà un personale linguaggio poetico. Nel 2001 fa la sua prima comparsa “il negretto”, alias Arnold, l’indimenticabile protagonista della serie cult anni ’80 Il mio amico Arnold, che Zibe trasforma in un’icona dei nostri tempi, facendolo assurgere a simbolo di tutti i perdenti. Ispirato dai temi dell’antipsichiatria, Zibe inventa quindi il brand logo TSO, acronimo per Terapia Sanitaria Obbligatoria, con il quale intende denunciare la brutalità dei centri di riabilitazione e l’ipocrisia della società sulla sostanze stupefacenti. Principali mostre e murales a Milano, Berlino, Roma, Dublino, Barcellona, Carugate, Bassano del Grappa.
Oggi è proprio Zibe, che i muri delle città in Italia li conosce come pochi, a restituirci delle schegge di passato nei toni seppia di una foto anticata che riproducono le insegne dei rifugi antiaerei tracciando un inedito percorso metropolitano nel passato di un paese che sta perdendo la propria memoria.
Molte città europee, durante la seconda guerra mondiale furono duramente colpite dai bombardamenti aerei. Quando risuonava l’allarme – sei suoni di sirena di quindici secondi e intervallati da pause della stessa durata – la popolazione civile doveva precipitarsi nel rifugio più vicino e restarci fino al cessato allarme – un fischio di sirena di due minuti.
Di questi rifugi ne esistevano nella solo Milano circa quindicimila: quello di corso Monforte, dove Mussolini trascorse la notte della vigilia della fuga, quello di via Adriano, dove trovavano riparo gli operai della Magneti Marelli, o quelli della Stazione Centrale e di piazza del Duomo, fino a più anonimi, nascosti sotto i palazzi, a Reggio Emilia i rifugi erano sovente nei cortili, nei giardini delle case e negli orti. I rifugi abitualmente erano segnalati da una freccia esterna verniciata a parete con la lettera R per rifugio, I per idrante e l’acronimo U.S. per uscita di sicurezza.
Questi rifugi sono un luogo della memoria che parlano ancora oggi delle esperienze vissute durante la guerra, patrimonio storico che con il passare del tempo rischia di andare perduto. Le ristrutturazioni, le riverniciature e le sempre più frequenti puliture a sabbia, usate per rimuovere le scritte dei writers, stanno cancellando anche queste memorie.
Göla nato a Cesena nel 1982, vive e lavora a Rimini viaggiando e lavorando in molte città e paesi del mondo. Diplomato all’Accademia delle Belle Arti di Bologna con il massimo dei voti “nutrito a cotolette con pastiglie fluorescenti di marmellata” si ritiene ideologicamente più vicino al mondo animale che a quello degli uomini. Attraverso muri, tele, ed altri media pone al centro delle sue opere la relazione tra gli umani e le altre specie viventi, contrastando il desiderio umano di dominio ed evidenziando il fascino e lo charme che gli animali stessi esercitano sull’immaginario umano.
All’età di 16 anni la scelta di diventare vegetariano ha influenzato il suo lavoro, l’osservazione delle sofferenze degli animali destinati al cibo e alle industrie di abbigliamento e farmaceutiche, ha rafforzato il suo legame con la sfera animale. Attraverso l’arte di strada scopre l’espressione del murale fatto con colori brillanti e saturi che arricchisce con fluorescenze, coriandoli e carta da parati, “Il mio segno grafico segue la spontaneità del disegno infantile a volte influenzato dall’illustrazione a volte dall’espressionismo” La rabbia e la gioia sono il faro della sua espressione e della sua condizione personale. Principali mostre e murales Barcellona Reggio Emilia Bassano del Grappa, Quebec, Anger, Tenerife, Parigi, Kiev, New York, Londra.
Santy nato nel 1979 a Napoli, si trasferisce da piccolo a Milano; fin da ragazzo si diletta nella scena del writing. Parallelamente frequenta il liceo artistico e poi l'accademia di Brera dove si diploma in pittura con il massimo dei voti. Protagonista, verso la fine degli anni novanta, del cambiamento di tendenza nella scena dei graffiti italiana: da writing a street logos e poi street art. L'artista si esprime oggi con varie tecniche, dalla pittura da cavalletto a quella murale, dall'affissione, alla stampa incisoria e serigrafica. Nello specifico ambito della pittura e della rappresentazione grafica, Santy attinge da un immaginario tipicamente italiano, riportando le suggestioni della cultura popolare nostrana in chiave narrativa e fiabesca, spesso grottesca. Realizza opere dove la sperimentazione tecnica mantiene sempre un gusto genuino e artigianale, al servizio della conoscenza e della riflessione su concetti culturali provenienti da diversi campi come la spiritualità la storia e l'antropologia. L'artista ha prodotto le sue opere principalmente nelle città di Milano, Napoli e Lisbona.
La memoria non si cancella
MOSTRA COLLETTIVA DI PITTURA URBANA
Di Zibe, Göla e Santy
dal 10 al 24 Marzo 2011
Inaugurazione Giovedì 10 Marzo ore 18.30
Sarà offerto un buffet
interverrà: Lorenzo Imovilli e Franco Brambilla
Musica Jazz, funk e rhythm and blues con il Dj Marvu
Teatro Artigiano via Beethoven, 90 Massenzatico Reggio Emilia
La mostra proseguirà fino al 24 Marzo da Giovedì a Domenica orari dalle 18,00 alle 20,00.
Lunedì, martedì, mercoledì è possibile visitare la mostra su prenotazione.
Per informazioni, prenotazioni e visite guidate per le scuole SS9teatro tel.0522-420110 - cell.348-5747939, [email protected] - www.ss9teatro.com