E' calato il sipario sulla vita straordinaria di Maurice Béjart. Il grande coreografo e ballerino è morto a Losanna. La notizia è stata data dal Béjart Ballet che l'artista dirigeva da 20 anni. L'artista ottantenne era ricoverato per problemi renali e cardiaci e, purtroppo, è deceduto nella notte fra mercoledì e giovedì.
Nonostante le cattive condizioni di salute, continuava a seguire l'allestimento della sua creazione, "Il giro del mondo in 80 giorni".
Béjart era stato ricoverato in un ospedale di Losanna, in Svizzera, una settimana fa per essere sottoposto a una serie di cure per la durata di alcune settimane. Secondo quanto ha precisato la fondazione a lui intitolata, lo stato di salute di Béjart nelle ultime settimane si sarebbe aggravato ulteriormente.
Figlio del filosofo Gaston Berger, aveva esordito come ballerino nel 1946, all'età di 14 anni, dopo essersi formato artisticamente a Marsiglia e a Parigi.
Dotato di una straordinaria inventiva artistica e autore di una sterminata produzione (oltre 250 titoli), Béjart fu continuamente alla ricerca di formule nuove, che ne hanno fatto uno dei più grandi coreografi dei nostri giorni.
Icona del nuovo vigore della danza maschile, Béjart esigeva dai suoi interpreti una perfetta padronanza della danza accademica e una grande capacità di adattamento alle correnti neoclassiche, anche se alcuni lo accusavano di eccessivo classicismo.
Nel 1970 Béjart aveva fondato la Scuola Mudra a Bruxelles con l'intento di offrire corsi di danza a giovani talenti. Proprio da qui sono usciti grandi talenti che hanno contribuito alla diffusione delle danza contemporanea in Europa.
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