Musica
MITTWOCHS-GRUSS / COSMIC PULSES

Macerata, teatro Lauro Rossi,…

Macerata, teatro Lauro Rossi,…
Macerata, teatro Lauro Rossi, “Mittwochs-gruss / Cosmic pulses” e “Gesang der Jünglinge / Telemusik / Kontakte” di Karlheinz Stockhausen LA TOTALITA' DEL SUONO ELETTRONICO La Rassegna di Nuova Musica di Macerata compie 25 anni, un lungo periodo in cui ha presentato “nuova musica”, situazioni che esulano dai tradizionali concerti, ma ancor più dalle stesse modalità tradizionali di fare ed ascoltare musica. Festeggia il traguardo con Karlheinz Stockhausen, uno dei protagonisti della musica contemporanea, la cui ricerca ha segnato gli esiti più radicali del nuovo pensiero compositivo: “fatevi un paio di orecchie nuove, altrimenti presto non riuscirete più ad udire cosa c'è di nuovo, ma ascolterete solamente i ricordi della vostra porosa, centenaria memoria”. La volontà del maestro di Colonia è di prescindere da ogni continuità storica, per mettere in atto l'astratto rigore di una progettazione seriale integrale, la cui coerenza interna consente di partire da zero. Egli approfondisce il rapporto tra tempo e suono, all'interno di una concezione di tempo musicale sottratto alla linearità ed alla consequenzialità tradizionali. Stockhausen ha quasi ottant'anni, ma sembra molto più giovane quando si muove e quando parla (nell'intervallo molti ragazzi, età ed abbigliamento da concerto rock, gli chiedono autografi). Ascoltarlo è fare l'esperienza di nuove sonorità, di nuovi mezzi di produrre suoni che creano uno spazio sonoro fantastico: nell'introdurre, il compositore invita a tenere gli occhi chiusi, a muovere la testa lentamente, verso destra, verso sinistra, verso l'alto, per percepire le direzioni del suono invisibile, per compiere un viaggio nel mondo della fantasia. Il suono rimbalza da un palco all'altro dello storico teatro di Macerata, un suono in continuo movimento, che immerge l'ascoltatore in un'esperienza acustica mai provata prima. Prima serata. Mittwochs-gruss, composto nel 1998, è l'elaborazione di una scena di LICHT, il monumentale ciclo dedicato ai giorni della settimana (29 ore di musica composte in oltre vent'anni). L'immensa impalcatura musicale ha un fitto intreccio di corrispondenze, che quasi ricordano i “motivi guida” wagneriani. Ai tratti noti della musica di Stockhausen (il messianismo, la concezione del tempo come misura di cicli vitali, l'idea di una unità cosmica che si esprime nelle vibrazioni del suono) si affianca un nuovo piacere per la melodia, in una luce ovviamente personalissima. L'ascoltatore è catturato e avvolto dal suono che si propaga; rimane disorientato, ipnotizzato dai suoni lenti, dalla voce che ripete una parola incomprensibile. Cosmic pulses, composto quest'anno, è stato commissionato dal Festival Dissolvenze e presentato in prima assoluta all'Auditorium Parco della Musica di Roma il 7 maggio e, a due soli giorni di distanza, a Macerata. Fa parte di KLANG, un nuovo ciclo dedicato alle 24 ore del giorno, di cui rappresenta la tredicesima ora. Se la caratteristica del primo brano era la lentezza, qui domina la velocità: gli effetti elettronici fanno sfrecciare nell'aria l'emissione acustica, riprodotta ed amplificata da otto gruppi di casse, che invero sembrano molte di più. Il suono è svuotato totalmente da ogni connotazione riconoscibile, è saettante, complesso, corre e si raddoppia, all'infinito, si affolla veloce e frenetico, lasciando un senso di inquietudine. Seconda serata. Il celebre Gesang del Jünglinge, del 1955/56, rappresenta il superamento della serialità integrale e della progettazione per strutture che avevano caratterizzato la prima ricerca del compositore ed è un affresco musicale di grande rilievo. Rispetto ai lavori della prima serata i campi temporali sono diversi, così come le strutture sonore. Il punto di partenza è l'idea di poter conciliare i suoni cantati (un inno biblico affidato alla voce di giovani) con quelli prodotti elettronicamente. In Telemusik (1966), “la musica della Terra intera, di tutte le razze e di tutte le nazioni”, c'è una coerente integrazione fra la struttura seriale delle altezze e quella delle durate, dove invece nei lavori successivi la serialità integrale è decisamente superata, mentre Kontakte (1960) ha un timbro ed una densità sonora molto particolari, poiché l'unione di musica elettronica e strumenti dal vivo profila una situazione insolita e spiazzante. La Rassegna di Nuova Musica, dalla sua nascita, è diretta per la parte artistica da Stefano Scodanibbio e per la produzione da Gianfranco Leli; per questo anniversario la casa editrice Quodlibet di Macerata ha pubblicato un libro con un CD antologico allegato. Grande il successo di pubblico per entrambe le serate. FRANCESCO RAPACCIONI Visto a Macerata, teatro Lauro Rossi, il 9 e 10 maggio 2007
Visto il
al Lauro Rossi di Macerata (MC)