Da diversi anni Gianfranco Pedullà, regista e storico del teatro del novecento, col suo Teatro Popolare d’Arte, frequenta il carcere circondariale di Arezzo, dove ha realizzato spettacoli con i detenuti, che si sono sempre distinti per la cura e il disegno drammaturgico, riuscendo a contemperare in profondità il disegno teatrale con la condizione esistenziale di quegli attori particolari. Lo scorso anno con loro ha messo in scena “L’Apocalisse secondo Beckett” uno spettacolo omaggio al grande drammaturgo irlandese dove Pedullà, ha scelto di leggere se è possibile "in positivo" l'aspetto tragicomico dei personaggi e delle situazioni beckettiane, fuori insomma dal canone che ambienta in paesaggi postatomici le sue figurine smarrite e tristi. Una scelta risultata particolarmente vitale. Gianfranco Pedullà ha deciso di dare il medesimo tipo di lettura anche a questa nuova versione di “Aspettando Godot” del Premio Nobel irlandese, in scena al Teatro Dante di Campi Bisenzio (FI)
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Regia:
Gianfranco Pedullà
Autore:
Samuel Bekett