Edipo, assurto da Sofocle a simbolo universale, è il paradigma più famoso dell’eterno dissidio tra libertà e necessità, tra colpa e fato. Arrivato al potere grazie alla propria intelligenza, Edipo è costretto, attraverso una convulsa indagine retrospettiva, a scoprire che il suo passato è una lunga sequenza di orrori e delitti, e a riconoscere la drammatica verità delle ultime, desolate parole del Coro: “Non dire felice uomo mortale, prima che abbia varcato il termine della vita senza aver patito dolore”. Andrea De Rosa mette in scena la tragedia per eccellenza, la tragedia “dell’uomo che ha più sofferto, per questo ha svelato l’enigma dell’uomo”, secondo la definizione di Nietzsche.
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traduzione: Fabrizio Sinisi con (in o.a.) Francesca Cutolo (coro), Francesca Della Monica (coro), Marco Foschi (Edipo), Roberto Latini (Tiresia), Frédérique Loliée (Giocasta), Fabio Pasquini (Creonte) scene: Daniele Spanò luci: Pasquale Mari suono: G.U.P. Alcaro costumi: Graziella Pepe (realizzati presso Laboratorio di Sartoria del PICCOLO TEATRO DI MILANO – TEATRO D’EUROPA) produzione TPE - Teatro Piemonte Europa, Teatro di Napoli - Teatro Nazionale, LAC Lugano Arte e Cultura, Teatro Nazionale di Genova, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale
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Regia
Andrea De Rosa
Autore
Sofocle
Produzione
Teatro Piemonte Europa, Teatro di Napoli, LAC