Nel 1755 un terremoto devasta Lisbona. L’Europa è sconvolta e gli intellettuali si interrogano: è mai possibile sostenere come Leibniz che questo sia il migliore dei mondi possibili? Voltaire risponde mordace con la novella Candide, viaggio dell’ingenuo protagonista e del suo maestro Pangloss, dall’incrollabile ottimismo. Tre secoli dopo il mondo non si è ancora ripreso dalla seconda guerra mondiale e si ritrova nella guerra fredda. Gli Stati Uniti si presentano come mondo ideale, ma perseguitano i loro artisti e intellettuali. Anche Leonard Bernstein è preso di mira dal maccartismo, che mette a sua volta alla berlina rinnovando la satira di Voltaire. Una prima stesura nel 1956, vari ritocchi testuali negli anni e una revisione nel 1989 confermano, a dispetto dell’accoglienza critica fredda al debutto, la vitalità di un’operetta ironica, lieve e profonda, travolgente nell’invenzione musicale, degna di uno dei più grandi direttori, compositori, comunicatori e intellettuali del XX secolo.
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Direttore
Kevin Rhodes
Regia
Renato Zanella
Produzione
Teatro Comunale di Bologna, Teatro Verdi Trieste