Un ragazzo, un giovane, bussa al primo piano della palazzina di periferia in cui vive, per parlare con i proprietari di casa. Il fatto è che il loro bagno perde; da qualche parte, perde acqua; e questo ha provocato la formazione di una macchia di umido proprio sul suo soffitto. E' lì per farlo presente, per trovare una soluzione.
La coppia che abita quella casa, si compone di un marito e di una moglie. Una donna, forse una madre e lui, impegnato alla frontiera; un uomo integerrimo, tutto d'un pezzo, che non s'è mai piegato a tentativi di corruzione; lui vietava senza l'uso di forza, chiaramente, l'ingresso clandestino degli stranieri dalla frontiera; non come i suoi colleghi, no di certo.
Il dialogo tra i tre è un dialogo violento, in totale (dis)ascolto, in cui i due proprietari non ne vogliono sapere di andare a controllare i tubi del loro bagno anzi, sembrano finanche infastiditi.
Man mano che il giovane prova a parlare con loro due, il dialogo diventa sempre più aspro, si scende giù per cunicoli sempre più stretti, fin quando l'uomo, in divisa per il lavoro, tratta il giovane come fossero alla frontiera e lui, in preda al panico, prova persino a pagarlo per poter entrare nel loro bagno, per poter evitare un danno.