Una casa, tre vite, tre donne che “interpretano” se stesse, “recitano” la loro parte: realtà…….
Un palcoscenico, tre donne, tre attrici che interpretano, recitano altrettanti ruoli: finzione……… o forse no? E’ questo il teatro di Genet, la finzione che riproduce la realtà che , a sua volta, è finzione e apparenza: le due serve Claire e Solange, protagoniste di questo intenso dramma ispirato ad un reale fatto di cronaca, sono la quintessenza del “giuoco delle parti” che è proprio della scena e della vita. Le due sorelle sono intimamente legate da un meccanismo illusorio perverso che le conduce a recitare l’una la parte della Signora-la terza delle figure femminili, elegante e invidiatissima-, l’altra la parte della sorella. In questa perpetua finzione si perdono, smarriscono la loro identità, il loro equilibrio mentale si disgrega conducendole dapprima a ordire un omicidio, poi ad avviarsi esse stesse verso la morte, unica e sola via per interrompere la finzione...
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