I creditori è una macchina infernale: esibizione dell'atto finale di una di vendetta che, con perfida ironia, viene riscossa come un chirurgico recupero crediti. Racconta di un classico triangolo amoroso: il creditore, un giovane pittore in ascesa, il debitore, un vecchio professore in rovina, e l'ex moglie di quest'ultimo, ora compagna del primo, che diventa inconsapevole strumento di ritorsione. Solo all'apparenza si tratta di un pezzo di teatro borghese, perché non è certo sulla verosimiglianza del luogo in cui accade la vicenda (una salotto di un albergo per villeggianti vista lago), né dei dialoghi o della situazione, che Strindberg costruisce questo atto unico sorprendente per ferocia, originalità e humor nero. In fondo quasi un pretesto per mettere in scena quello che l'autore ritiene essere la più peculiare forma di violenza che caratterizza l'uomo moderno: “la lotta dei cervelli”.