teatro musica e poesia per navigare controcorrente in un viaggio della memoria lungo i sentieri del "genio perduto". Un omaggio che, partendo da Petrolini a Campanile, passa attraverso Milly e Wanda Osiris per arrivare fino ai giorni nostri con un tributo, tra gli altri, a Paolo Poli, Mastelloni, Proietti.
In netta antitesi con quella cultura televisiva del reality-show che sembra aver inesorabilmente abbassato la qualità del gusto del pubblico e che è riuscita a contaminare persino le tavole di palcoscenico coi suoi protagonisti.
"Il bello non è più di moda ma fortunatamente il pubblico sa ancora riconoscerlo... perciò corriamo ai ripari prima che sia troppo tardi".
Né revival né spettacolo per nostalgici, ma piuttosto il tentativo di offrire a chi quei tempi non li ha vissuti la possibilità di recuperarli ora, non come arido studio archeologico, ma vedendoli e ascoltandoli rivivere sul palco nella forma dell'omaggio a quei grandi che hanno fatto la storia del teatro.
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