"L erbaccia è solo una pianta fuori dal suo elemento"
Con questa frase Jim Thomson conclude il suo romanzo, dando cosi la chiave di lettura dell 'opera. La malattia del protagonista è figlia di un disagio sociale. L'assassino diventa una vittima dell'ipocrisia, dell'assenza di emozioni reali nelle relazioni umane.
Siamo portati ad ascoltare ciò che vogliamo ascoltare, credere ciò che vogliamo credere. Lo spirito critico scompare a vantaggio del senso comune, aprendo la via per una dittatura del pensiero.
Lo stile brutale e crudo di Thomson descrive, non senza ironia, questi differenti strati che definiscono la complessità umana, dall'ipocrisia sociale tanto presente nelle buone famiglie di provincia, fino ai traumi e paure gelosamente dissimulate dai suoi personaggi. Lou Ford, vicesceriffo di una cittadina, ritrae la sua smania di uccidere come una malattia, temuta e incontrollata. Narrata in prima persona, la sua patologia è agghiacciante per lucidità e sincerità.
Leggi tutto
Leggi di meno
Leggi tutto
Leggi di meno