A distanza di sessant’anni dalla prima mondiale de Il re muore di Eugène Ionesco a Parigi, Maurizio Scaparro torna alla regia affrontando questo lavoro più che mai attuale, con protagonista Edoardo Siravo e con le musiche del premio Oscar Nicola Piovani.
Il testo di Ionesco non è un’allegoria. Come la maggior parte delle opere del Teatro dell’Assurdo, è un’immagine poetica della condizione umana. Si direbbe che l’autore abbia assorbito alcune linearità formali di Beckett e alcune ritualità di Genet.
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